Acquisto auto con tagliando da effettuare: a chi spetta la spesa?

Come ci si comporta quando si è in procinto di acquistare un’auto usata che deve essere sottoposta a tagliando? Chi deve farsi carico della spesa, l’acquirente oppure il venditore? Si tratta di dubbi assai frequenti quando ci si affida alla compravendita di veicoli sul mercato fra privati, dove può capitare di trovare un veicolo non sottoposto regolarmente a tagliando o, ancora, con scadenza ormai imminente.

In linea generale, non ci sono precise prescrizioni di legge su quale soggetto debba farsi carico dei costi del tagliando, anche perché quest’ultimo non è obbligatorio né per la circolazione su strada, né per la sottoscrizione di servizi assicurativi. Tuttavia, è di certo un indice da prendere in considerazione per valutare la manutenzione del veicolo, secondo le tempistiche previste dalla casa madre.

Cosa è il tagliando e quando serve

Con il termine tagliando si indica, nel linguaggio comune, una serie di controlli periodici sul veicolo, secondo delle scadenze dettate dalla casa madre. Di norma, ne esistono due grandi tipologie:

  • il tagliando light, che prevede controlli di base, come il cambio dell’olio, dei filtri dell’aria e opere di piccola manutenzione;
  • il tagliando completo, che prevede un check totale delle componenti più importanti del veicolo, come ad esempio la verifica dei liquidi di radiatore, olio e vetri, la sostituzione di tutti i filtri dell’aria, il controllo dello stato di usura dei pneumatici, la salute di componenti quali il motore, l’impianto di scarico gli ammortizzatori, l’impianto frenante e il sistema di climatizzazione.

Sono le case madre, come spiegato, a definire le tempistiche e le scadenze per il tagliando: quello completo, in media, avviene ogni 50/60 mila chilometri percorsi.

Come accennato nel precedente paragrafo, quella del tagliando non rappresenta una prescrizione di legge, tanto che i veicoli non sottoposti a questi controlli possono regolarmente circolare. Inoltre, non è normalmente indispensabile per sottoscrivere polizze assicurative, anche se alcune compagnie potrebbero richiederlo. Per quanto non vi siano obblighi, si tratta comunque di un passaggio importante, poiché permette di valutare lo stato di salute del veicolo nel tempo e, ancora, rappresenta una fondamentale garanzia sull’effettiva manutenzione periodica dello stesso.

Chi paga il tagliando, il venditore o il compratore?

Ma cosa succede se, avvalendosi del mercato dello scambio fra privati, si trovasse un auto non sottoposta in passato a tagliando o, ancora, con tagliando a breve in scadenza? Chi se ne deve occupare, il compratore o il venditore?

Perché il tagliando è importante nelle compravendite di auto

Innanzitutto, è utile valutare perché il tagliando sia importante all’interno della compravendita di veicoli fra privati. La presenza di un’auto regolarmente sottoposta a tagliando, indica al papabile acquirente:

  • un’effettiva manutenzione del veicolo nel tempo;
  • una garanzia probabilmente ancora posta in essere, almeno per i veicoli più recenti, poiché il tagliando è spesso propedeutico alla stessa garanzia.

Di conseguenza, è bene che il compratore verifichi:

  • che tutti i tagliandi passati siano stati regolarmente effettuati;
  • le scadenze per il prossimo tagliando.

È utile anche ricordare che molte case madri, quando l’auto è ancora in garanzia, lasciano al proprietario un massimo di 120 giorni oltre alla scadenza prevista per effettuare il tagliando, pena la perdita della stessa garanzia.

Chi sostiene la spesa

Non essendoci vincoli di legge, né il compratore né il venditore possono essere obbligati a sostenere i costi del tagliando. È però buona consuetudine che:

  • le spese di tagliando vengano sostenute dal venditore, se la manutenzione non è avvenuta in passato secondo le scadenze previste;
  • i costi vengano sostenuti sempre dal venditore, se la scadenza è imminente.

Per il compratore, invece, l’eventuale mancanza di un tagliando:

  • permette di negoziare sul prezzo, in particolare se mancano tagliandi passati, perché evidentemente l’auto non è stata sottoposta ai controlli periodici stabiliti dalla casa madre;
  • permette di richiedere un piccolo sconto sul prezzo finale di vendita, se il tagliando è imminente e il venditore non se ne vuole occupare direttamente.

In ogni caso, indipendentemente da quale delle due parti sostenga gli oneri del tagliando, è sempre indicato usare piattaforme di pagamento sicuro, come Owny, per evitare brutte sorprese, come il rischio di perdere sia il denaro che lo stesso veicolo.


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