Auto usate d’importazione: i rischi svelati da uno studio

Non si può dire che il mercato delle auto usate d’importazione non attiri sempre più automobilisti, per via di prezzi davvero concorrenziali. Eppure, a fronte di occasioni uniche sul fronte economico, si rischia di imbattersi in sorprese ben poco gradite. Tra manomissioni e incidenti non regolarmente dichiarati, la situazione è a dir poco preoccupante: è quanto rivela un report di Carfax, su un campione di oltre 25.000 autovetture.
Per questo, quando si pianifica l’acquisto di un veicolo di seconda mano, è sempre indicato rimanere all’interno del mercato nazionale e, se la compravendita avviene tra privati, proteggersi anche dal rischio di truffe e raggiri. Con Owny, la piattaforma di pagamento al 100% sicura sia per il compratore che per il venditore, pensata per arrivare a un passaggio di proprietà privo di stress.
Le caratteristiche di auto sempre più gettonate
Così come già accennato in apertura, quello delle auto usate importate dall’estero è un mercato in rapida crescita. Forte di prezzi decisamente concorrenziali, sempre più automobilisti decidono di comprare la loro vettura all’estero, sfruttando poi servizi di spedizione nazionale e internazionale per ricevere il veicolo.
Ma quali sono le caratteristiche medie di queste auto, perché sono ritenute così appetibili dagli acquirenti? Carfax ha voluto rispondere a questa domanda conducendo una ricerca su un campione di 25.000 auto usate importate nel 2024 sul nostro Paese, che rappresentano circa l’11% di tutti i veicoli esteri acquistati sullo Stivale. Questi veicoli presentano:
- un’età media di 9 anni;
- un chilometraggio medio di 120.000 chilometri;
- prezzi altamente concorrenziali.
Eppure, all’insaputa degli ignari acquirenti, sempre più auto estere nascondono insidie anche particolarmente gravi.
I problemi delle auto acquistate all’estero
A causa della difficoltà di eseguire controlli puntuali in diverse nazioni estere, le auto d’importazione spesso presentano problematiche, difetti e manutenzioni una volta consegnate all’acquirente. Ma quali sono i più evidenti?
Alta probabilità di incidenti non dichiarati
Dall’analisi sopracitata, è innanzitutto emerso come una parte considerevole delle vetture di origine estera presenti un passato problematico, con numerosi incidenti alle spalle. Dalla ricerca ha infatti emerso che:
- il 36% dei veicoli ha subito danni o incidenti in passato, contro il 25% del dato nazionale;
- nella maggior parte dei casi, tali incidenti non sono stati preventivamente comunicati all’acquirente o, ancora, sono stati sottostimati rispetto alla loro reale gravità.
Un sinistro non correttamente dichiarato, né prontamente gestito, non influisce solamente sul valore dell’auto, ma ne può minare la sicurezza, proprio poiché il nuovo proprietario non è al corrente di eventuali danni da sottoporre a riparazione.
Manomissioni dei contachilometri
Senza troppe sorprese, le auto usate d’importazione sono spesso soggette alla truffa del contachilometri, ovvero con la manomissione del dispositivo per rimuovere una porzione considerevole di strada percorsa. Dall’indagine, è emerso come almeno il 5% dei veicoli importati presenta anomalie su questo fronte.
Le auto maggiormente schilometrate provengono perlopiù da venditori statunitensi o, comunque, extra-europei: questo perché i Paesi d’origine non dispongono di normative restrittive sulla manomissione del contachilometri, come invece avviene all’interno del Vecchio Continente.
Differenze di marchio
Il report evidenzia, inoltre, come alcuni marchi di auto siano più soggetti a un passato problematico all’estero, forse perché l’elevata domanda da parte degli automobilisti spinge truffatori e criminali a una maggiore manomissione. D’altronde, più un veicolo è richiesto, maggiore è il posizionamento sul mercato se lo si rende falsamente più appetibile.
Innanzitutto, è necessario sottolineare come, a livello d’importazione, gli acquirenti si concentrino su alcune case automobilistiche preferite. In particolare, fra i cinque marchi più importanti si elencano:
- Audi: 17%;
- Mercedes: 12%;
- BMW: 11%;
- FIAT: 10%;
- Volkswagen: 9%.
Fra le più sottoposte a manomissioni e incidenti non dichiarati, invece, emergono:
- Audi: 38% dei veicoli importanti;
- BMW: 36% delle auto in arrivo dall’estero;
- Mercedes: 35% delle auto acquistate oltre confine;
- Fiat: 30% dei veicoli importati;
- Alfa-Romeo: 26% dei mezzi d’importazione.
In definitiva, oltre ai classici rischi di truffe e raggiri che caratterizzano la compravendita di auto tra privati in Italia, l’importazione dall'estero comporta problematiche addirittura maggiori: i prezzi concorrenziali non sono sempre sinonimo né di qualità, né di grandi affari.
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