Auto usate online: boom delle truffe sui marketplace social

Chi cerca un’auto usata online deve prestare particolare attenzione ai social network. È quanto emerge da alcuni studi condotti negli ultimi anni, che confermano quanto queste piattaforme - entrate ormai da tempo nella quotidianità di tutti - siano favorite dai truffatori per i loro loschi scopi. È proprio su questi servizi, infatti, che i malintenzionati trovano terreno fertile, tra le difficoltà intrinseche di limitare le loro azioni da parte dei gestori e la presenza di un’utenza mediamente non edotta sui rischi di questa tipologia di compravendite.

Naturalmente, quando si decide di acquistare o vendere un veicolo usato tra privati, è indispensabile proteggere la propria transazione, soprattutto quando l’accordo avviene online. Ad esempio approfittando di servizi di pagamento sicuro come Owny, che proteggono sia il venditore che il compratore dal rischio di imbattersi in truffe e raggiri.

Il boom delle truffe auto sui marketplace social

Come accennato in apertura, sono diversi gli studi che evidenziano i rischi della compravendita di auto usate, approfittando delle piattaforme social. Una delle ricerche più rilevanti, ad esempio, è stato realizzato lo scorso anno nel Regno Unito da Lloyd Bank. E i dati che ne emergono sono davvero preoccupanti.

Innanzitutto, lo studio ha testimoniato un vero e proprio boom delle truffe auto sui marketplace social, non solo limitate al Regno Unito. Tra il 2022 e il 2023, infatti, i tentativi di raggiro sono cresciuti del 74%, con una media di 1.000 sterline illecitamente sottratte per singola vittima.

Ancora, emerge come i soggetti più inclini a cadere nelle mani dei truffatori siano gli uomini tra i 25 e i 34 anni, anche perché una delle fasce più attive nella ricerca di auto e altri veicoli usati, rispetto a fasce d’età più elevate, che tendono invece a preferire il nuovo.

Le piattaforme più usate dai truffatori

Ma quali sono le piattaforme preferite dai truffatori, per portare a termine i loro raggiri? Lo spiega lo stesso studio:

  • Facebook e Instagram: il 68% di tutte le truffe avviene sui due social network più popolati del gruppo Meta. In particolare, i truffatori sono particolarmente attivi su Facebook Marketplace, la sezione dedicata agli annunci di compravendita fra privati dell’omonimo social network;
  • eBay: il 15% delle truffe auto avviene su eBay, dove possono comparire annunci di vendita auto pubblicati da malintenzionati;
  • Altri siti: il restante 17% si divide su siti di annunci, portali dedicati e forum, dove i controlli sono spesso più puntuali, anche data la grandezza più contenuta nel numero di utilizzatori quotidiani.

Il focus sul Marketplace di Facebook

Come già anticipato, il Marketplace di Facebook rappresenta uno dei servizi online più presi d’assalto dai truffatori, in particolare proprio sul settore auto. Così come spiega una ricerca condotta sempre nel Regno Unito da Money Mail, nel 2023 sono stati più di 100.000 gli annunci falsi di auto usate identificati.

Non è però tutto, se si analizza il complessivo delle truffe - quindi non solo limitato alle auto, ma anche a elettronica di consumo, elettrodomestici e via dicendo - il 21% sul totale dei raggiri accade proprio sui veicoli. Per confronto, basti pensare che le diffusissime truffe sugli smartphone raggiungono solamente il secondo posto dei raggiri più frequenti, fermandosi al 7%.

Ma quali sono le tipologie di truffe auto più diffuse sul Marketplace di Facebook? In linea generale, i malintenzionati si avvalgono di falsi annunci - creati sottraendo dati e immagini a legittimi proprietari di veicoli - allo scopo di attirare ignari venditori, per poi procedere con:

  • richieste di pagamento del mezzo con metodi non sicuri, come ad esempio il bonifico istantaneo o classico, ma anche la ricarica di carte di debito;
  • l’eliminazione dell’annuncio e la cancellazione dai social del finto venditore, senza che il veicolo venga consegnato.

Così, il compratore truffato non solo si trova senza il veicolo, ma perde anche il proprio denaro. Per questo è indispensabile sempre tutelare la propria compravendita utilizzando sistemi di pagamento e di tutela sicuri, come ad esempio Owny.


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