Come funzionano le truffe con il bonifico istantaneo

Come funzionano le truffe con il bonifico istantaneo, all’interno di una compravendita di veicoli usati fra privati? È una domanda che ancora pochi compratori e venditori si pongono quando si apprestano a finalizzare la transazione, concentrati invece sulla comodità e l’immediatezza di questo sistema di pagamento. Eppure, per quanto rappresenti un deciso miglioramento rispetto al bonifico classico, anche quello istantaneo non risulta completamente sicuro.

Per proteggersi dal rischio di truffe e raggiri è quindi necessario affidarsi a piattaforme in grado di tutelare l’intera compravendita: come Owny, la piattaforma che rende la transazione facile, veloce e protetta da brutte sorprese.

I limiti del bonifico istantaneo

Il bonifico istantaneo rappresenta un metodo di pagamento relativamente recente, sempre più gettonato all’interno delle compravendite di auto usate. Così come suggerisce il nome, il bonifico istantaneo permette di accreditare la somma sul conto del venditore contestualmente al versamento da parte del compratore, a volte con una differenza davvero di pochissimi secondi. Un miglioramento non da poco rispetto al bonifico classico, che prevede l’apparizione del denaro sul conto dopo diversi giorni dallo stesso versamento.

Proprio per questa ragioni, sono molti coloro che si sono convinti che il bonifico istantaneo sia un metodo di pagamento completamente sicuro: data la presenza di un accredito immediato, si ritiene erroneamente che i truffatori non possano agire. Purtroppo così non è, come si andrà a spiegare nel prossimo paragrafo, a causa della presenza di alcuni limiti.

Innanzitutto, sebbene il Consiglio Europei dei Pagamenti abbia stabilito una soglia massima di 100.000 euro per il bonifico istantaneo, le singole banche hanno la facoltà di fissare tetti diversi. In Italia, al momento la gran parte degli istituti bancari non permette di effettuare bonifici istantanei superiori a 15.000 euro.

Dopodiché, bisogna sempre ricordare come il bonifico istantaneo possa essere ritirato, sebbene in presenza di tre precise fattispecie:

  • un errore tecnico da parte della banca;
  • l’invio erroneo di un duplicato;
  • phishing o altri contenziosi.

È proprio su quest’ultima fattispecie che si inseriscono i truffatori: vediamo perché.

Le truffe con il bonifico istantaneo

Purtroppo, malviventi e truffatori sono sempre molto attenti all’apparizione di nuovi sistemi di pagamento sul mercato e, in poco tempo, sviluppano strategie sempre più raffinate per aggirarli. E così è avvenuto anche per il bonifico istantaneo, dove si registrano tre tipologie di raggiri prevalenti.

Nel primo caso, un truffatore potrebbe accedere illecitamente nel conto corrente di un’ignara vittima, in seguito ad attività di phishing e furto di identità digitale. Effettua il bonifico istantaneo con il denaro del malcapitato, ottiene l’auto e scompare. Il legittimo proprietario del conto si accorge dell’ammanco, si reca alla banca dichiarando di essere stato vittima di una frode informatica e il bonifico viene annullato. Il venditore rischia così, oltre a rimanere senza denaro, di non poter recuperare nemmeno il veicolo.

Nel secondo caso, è lo stesso truffatore a rivolgersi alla banca dopo aver effettuato il bonifico istantaneo. Presentando prove falsificate, dichiara di essere all’oscuro del versamento che, per questo motivo, è avvenuto a causa dell’accesso indebito di ignoti sul suo conto corrente. Ottiene così dalla banca il blocco del pagamento e la somma viene stornata dal conto del venditore.

Nel terzo caso, il venditore in malafede insiste per il pagamento tramite bonifico istantaneo. Il compratore si fida ed emette quindi l’instantaneo in favore del venditore. Quest’ultimo, però, non si presenta all’atto per il passaggio di proprietà o, ancora, si rifiuta di firmare l’atto di vendita. In questa situazione, il compratore non potrà richiedere alla banca il rimborso del bonifico, perché effettuato consapevolmente dallo stesso acquirente e non si rilevano le condizioni per un caso di phishing. Sarà quindi necessario aprire un contenzioso legale tra acquirente e venditore.

Transazione sicura, con Owny

Perché rischiare di perdere il denaro, oppure il mezzo, quando esistono soluzioni decisamente più versatili e sicure? Come Owny, il servizio che rende la compravendita di auto usate facile, veloce e priva di intoppi. Il funzionamento è molto semplice:

  • Compratore e venditore si registrano al servizio;
  • Uno dei due registra il mezzo;
  • Il compratore versa la somma concordata con il venditore sul conto corrente segregato - e inattaccabile da terzi - predisposto da Owny;
  • Al termine del passaggio di proprietà, uno dei due attori carica il codice da 22 cifre o il relativo QR Code;
  • Dopo le opportune verifiche, Owny inoltra il denaro al venditore.

Niente sorprese, quindi, per una transazione sicura. Il compratore ha la certezza che il suo denaro non venga debitamente sottratto e, ancora, della consegna del veicolo. Il venditore, invece, può contare sull’effettivo versamento del denaro e, di conseguenza, può cedere il mezzo senza alcuna remora.


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