Come verificare i sistemi di sicurezza prima dell’acquisto di un’auto usata
Quando ci si appresta ad acquistare un’auto usata, è necessario anche verificare lo stato dei sistemi di sicurezza di cui il veicolo è dotato. Alla guida l’attenzione non è mai troppa e, di conseguenza, tutte le soluzioni che possono ridurre il rischio di incidenti, o di conseguenze gravi dagli stessi, devono funzionare correttamente. Ma quali elementi controllare?
Innanzitutto, quando ci si affaccia sul mercato della compravendita tra privati, è sempre utile prestare attenzione al rischio di imbattersi in truffe o raggiri. Per evitare brutte sorprese, il consiglio è quindi di affidarsi a soluzioni come Owny, la piattaforma di pagamento al 100% sicuro sia per l’acquirente che per il venditore.
Controlli di sicurezza che può svolgere l’acquirente
Quando ci si appresta ad acquistare un’auto usata, i controlli che si possono effettuare rischiano di essere limitati. Infatti, non sempre si ha la possibilità di condurre il veicolo presso il proprio meccanico di fiducia e, così, la verifica è perlopiù visiva e basata sull’esperienza dello stesso compratore. Ma quali controlli possono essere eseguiti autonomamente?
Ispezione del vano airbag
Gli airbag rappresentano di certo uno degli strumenti di sicurezza più importanti all’interno di un veicolo. Eppure, è davvero complesso per l’acquirente di un mezzo usato comprendere se funzionino correttamente. Vi sono, tuttavia, degli elementi da prendere in considerazione:
- controllare la presenza di eventuali spie sul cruscotto all’accensione del veicolo, che potrebbero indicare malfunzionamenti al sistema degli airbag;
- esaminare l’area dove gli airbag sono conservati, normalmente il volante e il cruscotto sul lato del passeggero, alla ricerca di graffi, plastiche rovinate o qualsiasi altro elemento anomalo. Potrebbero indicare una precedente apertura, ad esempio per un sinistro, oppure una manomissione degli stessi;
- richiedere la storia del veicolo, per accertarsi che la vettura non sia stata coinvolta in incidenti di pesante entità.
Test su strada per gli ADAS
Gli ADAS - ovvero gli Advanced Driver Assistance Systems - sono degli strumenti di sicurezza sempre più diffusi sulle vetture. Il loro corretto funzionamento è abbastanza semplice da verificare, ad esempio chiedendo una prova su strada del veicolo. In particolare:
- durante la guida, è possibile richiedere l’intervento preventivo della frenata automatica di emergenza (AEB) tramite il computer di bordo, così da poter testare che venga emessa la corretta notifica di funzionamento;
- controllare che il sistema di mantenimento della corsia - Lane Keeping Assist - funzioni correttamente;
- se sono presenti sistemi di rilevamento dei segnali stradali, questi dovranno essere registrati e interpretati correttamente dal veicolo.
Importante è anche accertarsi che il mezzo sia stato sottoposto a tutti gli aggiornamenti software del caso e, se non più giovanissimo, che la casa automobilistica fornisca ancora upgrade. Il software non più aggiornato da tempo, infatti, potrebbe non garantire un livello di sicurezza sufficiente.
Cofano attivo per la sicurezza dei pedoni
Su vetture non troppo vecchie, può essere presente anche un sistema di cofano attivo. Grazie a degli speciali sensori, in prossimità di un impatto su strada - ad esempio un pedone, ma anche un animale che fortuitamente attraversa la carreggiata - delle piccole cariche esplosive comportano il sollevamento del cofano, riducendo così la potenza dell’impatto.
Ovviamente, il sistema non può essere verificato direttamente dall’acquirente, tuttavia è possibile ottenere:
- tutta la documentazione relativa al cofano adattivo, così come fornita dalla casa produttrice, poiché le cariche vanno sostituite ogni 5 anni;
- la storia di manutenzione del veicolo, così come dei sinistri effettuati, per sapere se il sistema sia scattato in passato;
- la scansione dei QR code sulle cariche esplosive, che riporta informazioni importanti sull’impianto.
Controlli da effettuare con personale qualificato
Come già anticipato, ci sono dei controlli che l’acquirente del veicolo non può eseguire direttamente. Tuttavia, se il venditore acconsente, è possibile richiedere di portare il veicolo presso un’autofficina di fiducia, affinché possano essere condotte delle verifiche più approfondite. Ad esempio:
- è possibile condurre un test diagnostico sui sensori, detti anche trigger, che causano l’apertura degli airbag o del cofano;
- le autofficine più avanzate possono avere a disposizione degli speciali strumenti, come gli scanner OBD, che possono identificare malfunzionamenti ed errori nelle componenti elettroniche alla base dei sistemi di sicurezza più diffusi;
- lo sguardo di un professionista, infine, può essere d’aiuto per scovare eventuali manomissioni di cui l’acquirente non può essere in grado di accorgersi.
In definitiva, anche per l’acquisto di un’auto usata non bisogna sottovalutare la sicurezza: con qualche controllo di routine, e l’aiuto di professionisti, si possono scongiurare brutte sorprese.
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