Compravendita di camper usati: cosa controllare
La crescita nella domanda di camper usati è un trend a cui si assiste ormai da diversi anni. Sempre più persone sono infatti alla ricerca di questi veicoli, soprattutto per la libertà che garantiscono: la possibilità di trascorrere un periodo di vacanza on the road, senza vincoli di meta o di struttura ricettiva, è per molti decisamente allettante. Ma a quali fattori bisogna prestare attenzione, nella compravendita di un camper usato?
Quando ci si affaccia sul mercato dell’usato per la compravendita di un camper, è sempre necessario prestare attenzione al rischio di imbattersi in truffe o raggiri. Per questa ragione, è utile affidarsi a servizi di tutela come Owny: la piattaforma di pagamento al 100% sicuro, sia per l’acquirente che per il venditore.
Cosa controllare quando si acquista o vende un camper
Avvicinandosi alla compravendita di un camper usato, bisogna sostanzialmente effettuare doppi controlli, rispetto a quanto normalmente si farebbe con un’automobile oppure un furgone. Questo perché non solo bisogna verificare le condizioni strutturali e della meccanica del veicolo, ma anche lo stato della cellula abitativa e dei suoi impianti.
I controlli su struttura e componenti del veicolo
Come facile intuire, il primo passaggio è quello della verifica delle condizioni strutturali del veicolo, non solo limitandosi alla carrozzeria, ma anche alle componenti che costituiscono la meccanica del camper. In particolare, ci si dovrà soffermare su:
- condizioni e prestazioni del motore;
- stato della cinghia o della catena di distribuzione;
- tenuta e stabilità degli ammortizzatori;
- controllo del telaio, fondamentale anche per la tenuta della cellula abitativa;
- verifica della presenza di ruggini, infiltrazioni o qualsiasi altro elemento che potrebbe alterare la struttura del veicolo.
Una specifica a parte la merita la valutazione del chilometraggio, abbastanza diverso rispetto a quanto avviene per le automobili. Il ciclo di vita medio di un camper è di circa 500.000 chilometri, contro una media di 300.000 per le auto. Di conseguenza, se in buone condizioni e a prezzo accessibile, si può valutare l’acquisto di un camper anche a 200.000 o 250.000 chilometri. D’altronde, si tratta di veicoli nati specificatamente per percorrere molta strada.
I controlli sulla cellula abitativa
Naturalmente, la valutazione di un camper passa anche dai suoi interni e dalle condizioni dei suoi impianti. Il primo passo è quello di controllare l’arredamento, verificando:
- lo stato di rivestimenti delle pareti, dei mobili in dotazione, dei tessili e delle sedute;
- le chiusure di finestre e oblò, con particolare attenzione alle guaine;
- il serbatoio per l’acqua sanitaria, alla ricerca di perdite, infiltrazioni, calcare o altri sedimenti;
- il serbatoio e il sistema di scarico delle acque grigie;
- il serbatoio e il sistema di scarico delle acque nere, in particolare se sono presenti servizi igienici a cassetta;
- la tenuta e l’isolamento del bagno e il relativo sistema di areazione, per scongiurare la formazione di condense e muffe;
- tutte le pompe idrauliche;
- l’impianto elettrico, delle batterie servizi e di tutti i dispositivi e gli elettrodomestici a esse collegati;
- l’impianto per la cucina, se elettrico oppure a gas. In questo caso, è necessario un controllo approfondito per escludere pericolose perdite dalle tubature.
Naturalmente, bisognerà mettere in conto che alcune componenti interne sono soggette a consumo e deperimento - dai materassi ai tendaggi, passando per i rivestimenti delle pavimentazioni o gli stessi elettrodomestici - quindi potrebbe rendersi necessaria qualche sostituzione.
Gli elementi che aumentano il valore del camper
Infine, è utile verificare la presenza di strumentazioni di bordo oppure di optional che possono aumentare - anche sensibilmente - il valore del camper. In linea generale, influiscono:
- i sedili di guida con rotazione a 360 gradi, poiché possono essere utilizzati come sedute della cellula abitativa, aumentando notevolmente la comodità dello spazio interno;
- strumentazioni di cucina completamente elettriche, poiché più sicure rispetto a quelle a gas;
- ampia disponibilità di vani, ad esempio sotto sedute e divanetti, poiché aumentano le capacità di storage della cellula;
- letti e brande a scomparsa, anche elettrici, poiché aumentano lo spazio abitativo durante il giorno;
- sistemi di filtraggio delle acque sanitarie, ad esempio tramite filtro UV, così da non imbattersi in problemi di sicurezza quando si carica acqua in luoghi potenzialmente a rischio;
- pannelli fotovoltaici montati sul tetto per la ricarica delle batterie servizi, così da avere autonomia anche quando ci si reca in luoghi remoti e non dotati di aree camper con allaccio alla rete.
È bene ricordare che l’allestimento interno dei camper cambia notevolmente a seconda delle esigenze del primo acquirente del veicolo, quindi le configurazioni che si trovano sul mercato dell’usato sono le più svariate.
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