Condizionatore auto: come capire se scarico o ci sono guasti

Con le vacanze estive ormai alle porte, e molti italiani che si apprestano a raggiungere in auto le località di villeggiatura, è quanto mai importante verificare il corretto funzionamento del condizionatore del veicolo. È infatti indispensabile accertarsi che il gas refrigerante non sia scarico e, fattore non di certo meno importante, che non vi siano perdite sull’impianto. Ma come procedere?

Come controllare il gas refrigerante del condizionatore

Il condizionatore d’aria rappresenta un optional sempre più diffuso sulle vetture e, con estati sempre più torride, anche un aiuto indispensabile quando si devono percorrere molti chilometri sotto il sole cocente.

Per il suo funzionamento, l’apparecchio si avvale di un gas refrigerante - di norma identificato da sigle come R134a o R1234yf - presente in serpentine a circuito chiuso. Diminuendo la temperatura delle stesse serpentine, il sistema raffredda l’aria calda che proviene dall’esterno. È quindi fondamentale accertarsi che il gas refrigerante sia sempre presente in quantità sufficienti e, ancora, provvedere alla ricarica in caso contrario. Ma come capire quando procedere?

Come capire se il gas è scarico

Fortunatamente, vi sono alcuni segnali che permettono di comprendere se il sistema di condizionamento sia rimasto privo di gas refrigerante. È infatti sufficiente prestare attenzione al comportamento dello stesso climatizzatore una volta acceso.

I segnali principali che dovrebbero suggerire un controllo o una sostituzione sono:

  • l’emissione di aria poco fredda o addirittura tiepida, che può suggerire un problema di funzionamento allo stesso condizionatore. Se impostando la temperatura al minimo il flusso d’aria rimane tiepido, è altamente probabile che il gas refrigerante sia ormai scarico;
  • la mancata attivazione del compressore del condizionatore, solitamente progettato per non accendersi in mancanza di gas refrigerante. Accorgersene è molto semplice: dopo aver attivato il condizionatore, dai bocchettoni non viene emessa aria. In alcuni veicoli, l’attivazione del compressore è riconoscibile anche da un tipico rumore, mentre altri prevedono apposite spie di segnalazione sul cruscotto o sul display digitale.

Sebbene questi siano i due sintomi principali, non bisogna sottovalutare tempi di raffreddamento dell’abitacolo più estesi rispetto al normale. In questo caso, è probabile che il gas refrigerante stia raggiungendo livelli sotto soglia e, di conseguenza, è necessario procedere alla sua ricarica.

Come controllare se ci sono perdite sull’impianto

Prima della partenza per le vacanze estive, la verifica del gas refrigerante non è sufficiente per accertarsi del corretto funzionamento del condizionatore. È utile anche verificare che non vi siano perdite o, ancora, l’assenza di guasti ad altre componenti, come il già citato compressore, il condensatore, l’evaporatore o le tubature. Ma come procedere?

I sintomi delle perdite nell’impianto

Anche in questo caso, vi possono essere diversi sintomi a conferma di possibili perdite nell’impianto. In particolare, è utile prestare attenzione a:

  • tracce di olio o di altri residui, poiché il compressore spesso prevede dell’olio lubrificante o dei liquidi sintetici che ne agevolano il funzionamento. Le macchie sono solitamente verdastre, perché i compressori moderni si avvalgono di traccianti fluorescenti, e si notano vicino alle tubazioni, al condensatore o al compressore;
  • odori strani nell’abitacolo, come fastidiose note olfattive chimiche oppure olezzi pungenti. Anche in questo caso, sono sintomo di una perdita nell’impianto: i liquidi contenuti nel compressore e nelle tubature hanno infatti un odore sgradevole;
  • sibili e rumori insoliti, che potrebbero suggerire una perdita di pressione nell’impianto. Di solito, questi rumori sono dovuti al gas che fuoriesce dalle tubazioni oppure a raccordi danneggiati o allentati.

In caso si riscontrino perdite di gas o di liquidi, è utile rivolgersi alla propria autofficina di fiducia: l’eventuale ricarica fai da te potrebbe mascherare la stessa perdita. Effettuata la ricarica il condizionatore ricomincia infatti a funzionare regolarmente, e si può così pensare che il problema sia risolto. In realtà, proprio in virtù della perdita, potrebbe ripresentarsi dopo pochi chilometri, magari mentre si è in viaggio e non è facile trovare un’officina a cui rivolgersi.


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