Dalla guida manuale alla guida autonoma: tutti i livelli

La transizione di massa da una guida manuale a una guida completamente autonoma, prevista ormai per l’imminente futuro, rappresenta uno dei fronti sui quali le case automobilistiche stanno investendo maggiormente. Eppure, quando si parla delle cosiddette self-driving cars, è facile fare confusione. Vi sono infatti diversi livelli di automatizzazione, così come sono stati codificati dalla Society of Automotive Engineers (SAE). Ma quali sono i più importanti?
La guida manuale
Senza troppe sorprese, il livello zero della scala di automatizzazione delle automobili è rappresentato dalla guida manuale, ovvero quella più tradizionale. Più propriamente, all’interno di questo gruppo vi rientrano tutti i veicoli che non prevedono l’ausilio di nessun tipo di assistenza alla conduzione del veicolo, come ad esempio gli ADAS o la lettura della cartellonistica stradale.
Questi veicoli sono gestiti nella loro piena interezza dal guidatore, il quale conduce il mezzo facendo affidamento sulla propria attenzione e sulle proprie abilità.
L’assistenza alla guida
Il livello successivo è rappresentato dall’assistenza alla guida, ovvero da quei veicoli sostanzialmente manuali, che tuttavia prevedono alcune funzionalità per rendere la percorrenza su strada più facile o sicura.
In particolare, ci si riferisce ai sempre più frequenti ADAS, ovvero delle funzionalità avanzate che sostanzialmente permettono al veicolo di:
- regolare autonomamente la velocità, in base alle tecnologie cruise control;
- mantenere la distanza di sicurezza con gli altri veicoli;
- mantenere il mezzo sulla propria carreggiata;
- identificare la cartellonistica stradale e regolare di conseguenza l’attività dell’auto, ad esempio rispettando i limiti di velocità;
- azionare automaticamente i freni in caso di pericolo;
- accertare che il conducente sia sempre vigile e sveglio.
- agevolare le operazioni di parcheggio.
La guida semi-autonoma
Definita più propriamente “automatizzazione parziale”, per guida semi-autonoma si intendono tutti quei sistemi avanzati che possono intervenire su accelerazione, frenata e sterzo durante la guida, ma con utilizzi e funzionalità diverse rispetto agli ADAS.
È il caso dell’Autopilot di Tesla o del Super Cruise di General Motors che, tramite l’ausilio di telecamere o appositi sensori montati sul veicolo, permettono di effettuare alcune operazioni in modo autonomo, come ad esempio richiamare il veicolo dal parcheggio, guidare in autonomia per brevi tratti, identificare ostacoli o passanti e via dicendo. Tuttavia, è sempre richiesta la presenza vigile del conducente, che dovrà mantenere le mani ben salde sul volante, anche quando le funzioni autonome sono attive.
La guida autonoma
I sistemi di guida autonoma, ovvero pensati per permettere al veicolo di muoversi autonomamente su strada senza l’intervento diretto del conducente, si dividono in diversi livelli. Innanzitutto, è necessario elencare le principali tecnologie oggi disponibili sul mercato:
- i sistemi LiDAR, che abbinano sensori radar a sensori laser, per ottenere una rappresentazione precisa della strada e degli occupanti in tempo reale;
- i sistemi visivi, realizzati con speciali telecamere, che ottengono sostanzialmente il medesimo risultato, senza però scansionare la strada con onde radio. È la tecnologia, ad esempio, che alimenta le auto Tesla.
Fatta questa distinzione, si possono distinguere tre livelli principali:
- la guida autonoma condizionale, dove i veicoli sono sostanzialmente in grado di spostarsi autonomamente, purché il conducente sia a bordo. Questo perché, in caso di pericoli o situazioni avverse - ad esempio, delle condizioni atmosferiche che non permettono ai sensori di rilevare correttamente la strada - il guidatore deve intervenire. Non è però necessario, a differenza della guida semi-autonoma, che il conducente mantenga sempre le mani sul volante;
- la guida altamente autonoma, dove i veicoli sono completamente in grado di spostarsi anche senza la presenza del conducente, ma solo all’interno di ambienti specifici. È il caso, ad esempio, delle auto LiDAR che società come Waymo utilizzano negli Stati Uniti per i loro servizi di taxi senza conducente;
- la guida completamente autonoma, non ancora realizzata su larga scala, in cui il veicolo è completamente idoneo a circolare senza l’intervento umano, anche in situazioni non conosciute o predefinite, nonché perfettamente in grado di affrontare imprevisti, condizioni atmosferiche avverse e molto altro ancora.
Le tecnologie sono già a disposizione per ottenere una guida completamente autonoma su larga scala, tuttavia vi è un più che comprensivo freno normativo, che non permette ancora a queste auto di circolare liberamente, se non appunto in contesti o zone ben definite.
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