Esportare un veicolo con bollo non pagato: è possibile e come fare?

La compravendita di veicoli tra privati è cresciuta molto in tutta Europa, sono sempre più coloro che cercano un veicolo anche in altri paesi, come ad esempio l'Italia, conseguentemente spesso sorge il dubbio se sia possibile esportare un veicolo se non si è proceduto regolarmente al pagamento del bollo.

Quando poi si considera l'opzione di vendere il proprio veicolo a un soggetto residente in un paese estero bisogna sempre prestare la massima attenzione a truffe e raggiri, soprattutto se la vendita presuppone la spedizione del veicolo. La fase più ostica è sicuramente quella di pagamento, se si optasse per la vendita del veicolo a livello nazionale si può usufruire di piattaforme di pagamento sicuro, come Owny, in grado di dare massima tutela ad acquirenti e venditori in questa delicata fase, cosa non possibile qualora si opti per la vendita all'estero con la conseguente radiazione del veicolo.

Vediamo ora se è possibile esportare un veicolo con bollo non pagato, quali sono i rischi e come procedere

Si può esportare un veicolo con bollo non pagato?

Bisogna sapere che è possibile esportare un veicolo, anche se ci sono bolli arretrati non pagati, bisogna però ricordare che il bollo auto è una tassa di possesso, che deve essere versata se il veicolo risulta iscritto al Pra e non rientra nelle categorie esentate dal versamento di tale emolumento.
Se il veicolo viene esportato, i bolli maturati fino a quel momento restano comunque a carico dell'intestatario, quindi del soggetto proprietario del veicolo.
Procedere alla radiazione per esportazione quindi non comporta all'annullamento del debito verso la regione.
I bolli non pagati non bloccano l'esportazione, perché la pratica può ugualmente andare a buon fine, la regione però può comunque avviare dei procedimenti, con conseguenti cartelle esattoriali, per tutti gli emolumenti non pagati fino alla data di radiazione.

Quali sono i rischi?

Il rischio principale di procedere alla radiazione per esportazione di un veicolo i cui bolli non sono stati regolarmente versati, comporta la possibilità di vedersi soggetti ad un accertamento fiscale, nonché alle conseguenti cartelle esattoriali e dover essere obbligati a pagare in ritardo la tassa di possesso, maggiorata di eventuali sanzioni e/o more. In alcuni casi si potrebbe essere informati la prima volta in maniera bonaria, tramite un avviso da parte della regione che permette di pagare entro i termini indicati nella notifica stessa con sanzioni ridotte.
Qualora il veicolo sia soggetto anche a superbollo, perché di potenza superiore a 185 kW o 252 cavalli, e anche quest’ultimo non sia stato pagato, le sanzioni saranno più pesanti, perché il superbollo è un tributo statale a differenza del bollo che è un tributo regionale.

Procedura per esportare un veicolo

Se si vuole procedere all'esportazione di un veicolo, bisogna sapere che è necessario compiere dei passi fondamentali affinché lo stesso non risulti più registrato al PRA italiano, e che di conseguenza la targa venga "rottamata”.
Per procedere alla radiazione per esportazione definitiva, è necessario recarsi in un'agenzia di Pratiche Auto dotati dei seguenti documenti:

  • libretto di circolazione o documento unico
  • certificato di proprietà (per le auto che ne sono adottate)
  • targa del veicolo
  • documento d'identità e codice fiscale dell'intestatario

Le targhe del veicolo devono poi essere consegnate all'agenzia di Pratiche Auto di competenza e conseguentemente il veicolo risulterà cancellato dai registri italiani.
A seguito della pratica verrà rilasciato debito certificato di radiazione per esportazione, che servirà poi per immatricolare il veicolo nel paese di destinazione.

A cosa fare attenzione

Se un veicolo viene venduto ad un soggetto privato straniero è importante, come enunciato in questo articolo, essere a conoscenza che la responsabilità per i bolli non pagati resta a carico del soggetto intestatario prima della radiazione in Italia.
Inoltre è anche fondamentale accertarsi che la pratica di radiazione sia andata a buon fine, grazie all'ottenimento del certificato di radiazione per esportazione, perché qualora la suddetta pratica non si sia conclusa con esito positivo, si resterà quindi intestatari del veicolo, con annessi tutti gli obblighi fiscali di possesso di un mezzo motorizzato in Italia.


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