I costi nascosti e aggiuntivi di un veicolo usato: quali considerare
Quali sono i costi nascosti e aggiuntivi da considerare, quando ci si appresta ad acquistare o vendere un veicolo usato? Anche quando ci si affida al mercato dello scambio fra privati, il prezzo finale di vendita non rappresenta l’esborso totale che effettivamente si andrà a sostenere: bisogna infatti considerare molti fattori, dal passaggio di proprietà ai costi di manutenzione, passando per molto altro ancora.
I costi extra di un veicolo usato per il compratore
Come già accennato in apertura, il prezzo finale di vendita di un veicolo non rappresenta i costi totali che effettivamente si andranno a sostenere. Ma quali esborsi aggiuntivi, o nascosti - almeno in senso lato - deve prendere in considerazione il compratore?
In linea generale, l’esborso effettivo del mezzo è rappresentato dal prezzo di vendita, a cui si aggiungono:
- le tariffe relative al passaggio di proprietà, di norma a carico dell’acquirente, che possono essere valutati grazie all’apposito calcolatore;
- l’esborso dovuto all’agenzia di pratiche auto, se la si sceglie per il passaggio di proprietà;
- le spese di trasporto, ad esempio per recarsi a visionare il mezzo prima dell’acquisto o, ancora, in caso di compravendita a distanza e spedizione del mezzo stesso al nuovo proprietario;
- gli eventuali costi di ripristino del veicolo, ad esempio in presenza di piccoli danni estetici o della necessità di cambiare le gomme, se l’accordo con il venditore non ha previsto un intervento a sue spese;
- la spesa relativa alla polizza assicurativa che si dovrà necessariamente prevedere per poter circolare con il veicolo acquistato;
- i costi relativi alla revisione del veicolo, se in scadenza;
- l’esborso dovuto al bollo auto, eventualmente considerando gli sgravi fiscali - come ad esempio l’esenzione totale o la riduzione - variabile per Regione, con un massimo del 75% - per le motorizzazioni elettriche, ibride, GPL e metano.
Stimare quanto sia effettivamente la spesa aggiuntiva non è semplice, poiché molto dipende dalle caratteristiche del mezzo e dagli accordi presi tra acquirente e venditore. In linea generale, è utile considerare almeno un 2.000 euro in più rispetto al prezzo concordato per la compravendita.
I costi extra di un veicolo usato per il venditore
Sebbene la maggior parte dei costi aggiuntivi per un veicolo usato ricadano sulle spalle del compratore, non bisogna pensare che il venditore ne sia completamente esente. Vi sono dei casi, anche particolarmente comuni, dove anche questa parte della compravendita è chiamata a mettere mano al portafoglio.
In particolare, è utile prendere preventivamente in considerazione:
- i costi di ripristino, per danni o usura del veicolo, che l’acquirente potrebbe richiedere di sostenere per poter finalizzare la vendita dello stesso;
- la spesa per la manutenzione, ad esempio se compratore e venditore si accordano per un cambio pneumatici o per altri interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria vincolata all’acquisto;
- il pagamento del bollo auto, se la scadenza avviene prima del passaggio di proprietà;
- la spesa relativa al tagliando auto, per quanto non obbligatorio, qualora l’acquirente lo ponesse come prerequisito per la compravendita.
Infine, è utile ricordare che acquirente e venditore dovrebbero sempre testimoniare in forma scritta qualsiasi tipo di accordo - e, in particolare, sulle spese da sostenere - prima di procedere alla compravendita e al passaggio di proprietà. A questo scopo, può essere comodo avvalersi di contratti precompilati, già predisposti per includere Owny come piattaforma di pagamento per il veicolo.
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