Igienizzazione dell’auto usata dopo l’acquisto: cosa fare

Come si procede all’igienizzazione dell’auto usata, dopo l’acquisto? Si tratta di un dubbio che accomuna molti acquirenti, i quali vogliono procedere a una pulizia approfondita degli interni del mezzo. D’altronde, è difficile conoscere le abitudini del precedente proprietario e su tessili, superfici, pelle e alcantara del veicolo potrebbero essere presenti piccole macchie o, ancora, odori poco gradevoli. Sebbene molte autofficine offrano dei servizi di sanificazione avanzata, ad esempio con l’ozono, come farlo in autonomia?

Prima fase: aspirare gli interni

L’igienizzazione dell’auto usata parte da un primo, e fondamentale, passaggio: l’aspiratura degli interni. Durante l’operazione, bisognerà fare attenzione a cruscotto, vani laterali e pavimentazione. I tappetini, invece, dovranno essere aspirati separatamente, fuori dal veicolo, poiché rappresentano la componente dove si accumulano più detriti.

Seconda fase: la detersione delle superfici

Terminata l’aspirazione, si passa alla fase della detersione delle superfici, prestando particolare attenzione alla tipologia delle componenti da pulire, così come ai loro materiali.

Pulizia dei sedili

Per effettuare la pulizia dei sedili, bisogna procedere in modo differenziato a seconda del materiale del loro rivestimento. Nel dettaglio:

  • per la pelle, si può procedere con un panno morbido - come la microfibra o la pelle di daino - leggermente inumidito di acqua tiepida, per rimuovere lo sporco più superficiale. Dopodiché, si può continuare con un ravvivante per pelle, dal pH neutro, per riportare la pelle al suo splendore originario e, al contempo, nutrirla per mantenerne morbidezza e prevenire la formazione di tagli o crepe;
  • per l’alcantara, si parte con una spazzola morbida o un aspiratore dotato di spazzola per tappeti, per rimuovere i residui intrappolati nelle fibre. Dopodiché, si procede tamponando con un panno in microfibra, leggermente imbevuto d’acqua e di detergente neutro specifico per alcantara;
  • per il tessuto, si può utilizzare un apposito detergente in schiuma secca - da lasciare in applicazione una decina di minuti, per poi rimuoverlo con l’aspirapolvere - oppure con l’aspiratore lava e aspira o, ancora, con la pulizia al vapore. Quest’ultima è utilissimo per evitare la formazione di muffe nel tempo.

Plancia, cruscotto e volante

Plancia, cruscotto e volante sono delle componenti che si sporcano facilmente, anche perché frequentemente toccate dall’automobilista e dai suoi passeggeri. Per operare una pulizia profonda, è necessario procurarsi:

  • panni in cotone o microfibra;
  • un detergente spray per gli interni dell’auto.

Attenzione però ad alcune componenti, che potrebbero necessitare di un’attenzione specifica a seconda dei materiali:

  • il volante, se in plastica, può essere pulito con un classico detergente domestico per superfici. Se in pelle, è meglio utilizzare un apposito detergente ravvivante e nutriente - così come visto per i sedili - mentre per l’alcantara procedere sempre con un panno in microfibra, imbevuto in acqua e sapone specifico;
  • la leva del cambio, se in radica o in legno, richiede prodotti specifici.

Le coperture, in vetro o in plastica, del cruscotto o dei display di bordo possono essere pulite semplicemente con un panno morbido inumidito di acqua tiepida. Bisogna invece evitare soluzioni a base alcolica, come detergenti sgrassanti, poiché potrebbero danneggiare le funzionalità degli schermi.

Pulizia dei vetri

Dopo aver pulito gli interni e i tessuti dell’auto, è utile procedere all’igienizzazione di vetri e specchi del veicolo. A questo scopo, si può utilizzare un classico detergente spray per vetri - meglio se in schiuma, poiché più facile da rimuovere senza aloni, oppure a una soluzione fai da te.

Lavaggio dei tappetini

Se i tappetini appaiono molto sporchi, si può sempre provare con l’aspiratore con lavaggio in acqua o, in alternativa, con una pulizia domestica. Se i materiali lo permettono - ad esempio, per tappetini in fibre sintetiche - è possibile:

  • provvedere al lavaggio in lavatrice, a basse temperature e con centrifuga ridotta;
  • procedere con il lavaggio a mano, anche semplicemente aiutandosi con una canna da giardino e una soluzione a base di sapone neutro o sapone di Marsiglia liquido.

Odori e residui di fumo

Può capitare che l’abitacolo di un’auto usata sia impregnato di un odore poco gradevole, soprattutto quando il veicolo è rimasto fermo e chiuso per molto tempo. Ma come procedere, in questi casi? Innanzitutto, è bene lasciare arieggiare il veicolo, soprattutto se rimasto a lungo chiuso. Dopodiché, è utile acquistare soluzioni spray anti-odore per auto che, tramite l’ausilio di speciali soluzioni chimiche, intrappolano le molecole dall’olezzo sgradevole, eliminandole definitivamente.

L’odore può essere spesso correlato all’abitudine al fumo del precedente proprietario. In questo caso, oltre a detergere tutte le superfici per rimuovere i residui di nicotina, è indicato controllare anche il cielo del veicolo. Se macchiato e maleodorante, lo si può pulire con appositi prodotti contro le macchie di nicotina o, più facilmente, sostituire sia presso le autofficine affiliate alla casa automobilistica del veicolo che da terze parti, come gli sfasciacarrozze, se si vuole ridurre il prezzo dell’intervento.

In caso vi fossero dei fori sui sedili dovuti proprio alle sigarette, i rivestimenti in tessuto possono essere ricostruiti tramite cuciture invisibili, sempre avvalendosi di personale qualificato. Per la pelle o l’alcantara, vi è la possibilità di rigenerazione, anche se i costi potrebbero essere sostenuti.

Infine, è bene ricordare che la gran parte delle autofficine offre servizi di igienizzazione professionali che, oltre alla detersione di tutte le superfici del veicolo, si avvalgono di soluzioni a base di ozono per eliminare eventuali contaminazioni batteriche e rendere così l’auto non solo più igienica, ma anche protetta da cattivi odori futuri.


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