In montagna con l’auto? Ecco i 5 consigli da ricordare

Con le vacanze di Natale ormai entrate nel vivo, sono molti coloro che hanno deciso di raggiungere le località di montagna con la loro auto. Catene antineve a portata di mano, antigelo sempre a disposizione, e si è pronti per mille avventure sulle strade innevate. Ma quali sono i 5 consigli da non dimenticare, quando si parte con la propria vettura per raggiungere le fredde vette?

Prima di cominciare, è bene ricordare che le truffe purtroppo non vanno in vacanza. Per questa ragione, in caso si decida di lanciarsi nella compravendita di un veicolo usato, è sempre necessario tutelare la propria transazione. Ad esempio con Owny, la piattaforma che rende la stessa compravendita facile, veloce e protetta da malintenzionati.

Parabrezza ghiacciato: attenzione all’acqua calda

Cosa fare se, al risveglio nei primi giorni di vacanza in montagna, ci si trova con il parabrezza ghiacciato? Di primo acchito si potrebbe pensare di risolvere il problema versando un po’ di acqua bollente sul vetro, affinché il ghiaccio si sciolga velocemente. Nulla di più sbagliato, si rischia che il parabrezza vada in frantumi.

La spiegazione è abbastanza semplice: il vetro non è un buon conduttore termico e, di conseguenza, si possono verificare anche temperature assai diverse fra i suoi strati adiacenti. Semplificando, la repentina alternanza tra temperature molto fredde e molto carte sottopone il vetro a un vero e proprio shock termico, che determina la formazione di crepe.

Il modo più semplice e sicuro per rimuovere il ghiaccio è utilizzare l’apposito raschietto o, ancora, lo spray, in vendita in tutte le autofficine e negozi specializzati. Se si usano soluzioni chimiche, tuttavia, bisogna prestare attenzione che non si spargano sul terreno, poiché possono essere tossiche sia per gli animali domestici che per quelli selvatici.

Motore diesel? Meglio scegliere il gasolio giusto

Se ci si reca in località di villeggiatura a elevate altitudini, con temperature stabilmente sotto lo zero, è meglio prestare attenzione al proprio serbatoio del gasolio. Mentre la benzina congela a temperature inferiori ai -48 gradi, il classico gasolio può congelare già ai 2 gradi. In linea generale, tuttavia, il problema non si pone: nei distributori italiani - così come anche nei negozi specializzati - durante il periodo invernale viene infatti venduto un additivo chimico che permette al gasolio di resistere fino ai -12 gradi.

Ma cosa fare se si prevedono temperature addirittura più rigide? In questi casi, seppur abbastanza rari, si può fare affidamento al gasolio alpino: è una tipologia di carburante opportunamente trattata per resistere almeno fino ai -20 gradi.

Ma che fare se il gasolio dovesse congelare? Per riportarlo allo stato liquido è possibile approfittare sempre degli additivi o, su consiglio del meccanico, anche di aggiungere un po’ di benzina nel serbatoio.

Auto elettrica? Alle batterie piace poco il freddo

Per chi sceglie di raggiungere la montagna con la propria auto elettrica, sono due le problematiche principali che si possono incontrare:

  • la scarsità di colonnine di ricarica, sia classiche che rapide, anche in località di villeggiatura molto frequentate;
  • gli effetti del freddo sulle batterie.

Le batterie al litio sono infatti molto sensibili alle gelate: la loro temperatura ottimale di utilizzo è intorno ai 20 gradi, man mano che la colonnina di mercurio scende, diminuisce l’autonomia residua. Come evitare questo problema? Molte vetture recenti prevedono sistemi di protezione delle batterie stesse, tramite camere stagne, che ne impediscono un raffreddamento eccessivo. Negli altri casi, è meglio accendere l’auto e il riscaldamento qualche minuto prima di partire, ciò aiuta a preservare l’energia residua.

In montagna con il giusto pneumatico

Naturalmente, prima di recarsi in montagna è sempre utile un passaggio dal gommista, per verificare di aver montato il giusto pneumatico, in vista di strade innevate o, peggio, addirittura ghiacciate.

Come facile intuire, vanno montati pneumatici invernali, meglio se anche pensati per evitare lo slittamento delle gomme sul nevischio. Ancora, bisogna avere sempre con sé le catene da neve o le recenti “calze invernali”: se non si dovesse essere pratici del loro montaggio, meglio mettersi alla prova prima della partenza, così da non farsi trovare impreparati.

Teli e cappotti per auto? Non sempre una soluzione geniale

Non è di certo un segreto: i teli e i cappotti per auto sono molto diffusi in città, poiché aiutano a proteggere la vettura - sia in inverno, che in estate - anche per coloro che non possono permettersi un box. Ma funzionano con le rigide temperature montane? Non sempre.

Una delle evenienze più comuni è quella del telo incollato alla carrozzeria e ai vetri del veicolo, a causa del gelo. La condensa che si viene a formare tra il cappotto e la superficie del veicolo, infatti, può trasformarsi in ghiaccio durante la notte, con un effetto decisamente adesivo. Cercare di rimuovere il telo con la forza potrebbe portare non solo a strappi, ma anche alla rottura del parabrezza o dei finestrini. Meglio quindi proteggere l’auto cercando parcheggi riparati, ad esempio sotto tettoie o, meglio ancora, sfruttando i parcheggi coperti.

Le componenti più sollecitate dal freddo

Infine, è utile prendere familiarità con alcune buone abitudini che permettono di preservare il buono stato della propria auto anche nel bel mezzo del freddo montano, evitando così spiacevoli conseguenze. In particolare, sarà utile prestare attenzione a due componenti particolarmente stressate dal freddo:

  • la batteria, controllando la vita residua prima della partenza - provvedendo, in caso, alla sua sostituzione - e controllando quotidianamente che fornisca energia al veicolo;
  • il motorino di avviamento, che con il freddo tende a guastarsi. Un problema decisamente invalidante per le auto a cambio automatico che, a differenza di quelle con cambio manuale, non possono essere spinte o guidate in discesa per essere accese.

In ogni caso, è sempre utile tenere a portata di mano i contatti di un buon meccanico in zona, affinché possa intervenire in caso di guasti o altre problematiche.


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