IPT, ovvero passaggio di proprietà in base alla provincia: quanto costa e come funziona
Quali sono i costi del passaggio di proprietà di un veicolo usato, in base alla provincia? È una domanda comune fra coloro che si apprestano a finalizzare la compravendita di un mezzo, ad esempio sul mercato dello scambio fra privati, considerando come la spesa da sostenere sia proprio variabile in relazione alla provincia in cui viene eseguito l’atto.
Fortunatamente, per conoscere i costi nel dettaglio del passaggio di proprietà, ci si può affidare al comodo calcolatore messo a disposizione da Owny, la piattaforma che tutela al 100% il pagamento sia per il compratore che per il venditore, eliminando il rischio di imbattersi in truffe e raggiri. Ma come è composta la spesa, nel dettaglio?
I costi di base del passaggio di proprietà
Innanzitutto, è necessario comprendere quali siano i costi di base del passaggio di proprietà, così come già analizzato in un precedente aggiornamento. Per poter trasferire la titolarità di un veicolo da un soggetto all’altro, è necessario corrispondere:
- 16 euro per l’imposta di bollo, dovuta per l’aggiornamento del Documento Unico o della Carta di Circolazione;
- 16 euro di imposta di bollo per l’autenticazione dell’atto di vendita;
- 27 euro di emolumenti PRA/ACI;
- 10.20 euro di Diritti di Motorizzazione;
- una spesa variabile per l’IPT, ovvero l’Imposta Provinciale di Trascrizione;
- una spesa variabile se ci si affida a un’agenzia di pratiche auto.
Quest’ultima è la voce che maggiormente influisce sui costi del passaggio di proprietà perché, oltre a una base fissa, prevede delle maggiorazioni variabili sia in relazione alla potenza del veicolo che della provincia in cui il passaggio viene materialmente eseguito.
Il peso dell’IPT sui costi del passaggio di proprietà
L’IPT - ovvero, come già visto, l’Imposta Provinciale di Trascrizione - è un’imposta istituita nel 1997 con il Decreto Legislativo 446, che viene corrisposta a livello provinciale per la prima iscrizione di un veicolo al PRA o, ancora, ogni volta che si esegue un passaggio di proprietà. Questa tassa è prevista per autoveicoli, autobus, furgoni e tir, mentre non è dovuta per le motociclette, e si caratterizza per:
- una componente fissa, pari a 150.81 euro;
- una componente variabile, stabilita a livello provinciale in base alla potenza del veicolo in kW.
Per i veicoli di potenza inferiore ai 53 kW non è dovuta alcuna maggiorazione, di conseguenza si corrisponderà solo la tariffa base di 150.81 euro. Per quelli di potenza superiore, invece, bisogna riferirsi alla maggiorazione per singolo kW prevista a seconda delle province, il cui valore minimo non può essere inferiore a 3,51 euro al kW. Inoltre, le singole province possono applicare dei rincari del 10, del 15, del 20, del 25 o del 30% rispetto alla tariffa base.
Ancora, è utile ricordare che i titolari dei trattamenti previsti della Legge 104, così come i proprietari di veicoli storici, possono approfittare di agevolazioni variabili sul costo totale dell’Imposta di Trascrizione.
Province che applicano la tariffa base sull’IPT
Vi sono alcune province che hanno deciso di applicare la tariffa minima - quindi pari a 3,51 euro al kW - per ogni kW di potenza superiore ai 53 kW.
Sono solo tre le province che non hanno previsto ulteriori maggiorazioni, ovvero Aosta, Bolzano e Trento. Tutte le altre hanno invece optato per un rincaro del 10% o superiore sulla parte variabile dell’IPT.
Province che applicano la maggiorazione del 10% sull’IPT
È solo una provincia che ha optato una maggiorazione del 10% sulla tariffa base dell’IPT: quella di Matera. Per i passaggi di proprietà o le nuove iscrizioni al PRA, si corrisponderà quindi:
- 3,86 euro per ogni kW di potenza aggiuntivo rispetto ai 53 kW di base.
Province che applicano la maggiorazione del 15% sull’IPT
Discorso analogo per l’unica provincia che ha optato per una maggiorazione del 15% sulla tariffa base dell’IPT: quella di Ragusa. Di conseguenza, si corrisponderanno:
- 4,04 euro per ogni kW di potenza aggiuntivo rispetto ai 53 kW di base.
Province che applicano la maggiorazione del 20% sull’IPT
Più corposo è il gruppo delle province che ha deciso di optare per una maggiorazione del 15% sulla componente variabile dell’IPT. In questo caso, si corrisponderanno 4,21 euro per ogni kW aggiuntivo, rispetto ai 53 di base, a:
- Arezzo;
- Avellino;
- Bari;
- Benevento;
- Carbonia;
- Grosseto;
- Latina;
- Lecce;
- Pescara;
- Pordenone;
- Reggio Emilia;
- Siracusa;
- Trieste;
- Udine;
- Vicenza.
Province che applicano la maggiorazione del 25% sull’IPT
Sono solo tre, invece, le province che hanno optato per un rincaro del 25% sulla tariffa base dell’Imposta di Trascrizione. A Crotone, Ferrara e Sondrio, di conseguenza, si corrisponderanno:
- 4,39 euro per ogni kW di potenza aggiuntivo rispetto ai 53 kW di base.
Province che applicano la maggiorazione del 30% sull’IPT
Tutte le rimanenti province, invece, hanno optato per un rincaro del 30% sulle tariffe di base dell’IPT. Di conseguenza, si pagheranno:
- 4,56 euro per ogni kW di potenza aggiuntivo rispetto ai 53 kW di base.
Questa maggiorazione è prevista ad Agrigento, Alessandria, Ancona, Ascoli Piceno, Asti, Barletta-Andria-Trani, Belluno, Bergamo, Biella, Bologna, Brescia, Brindisi, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Caserta, Catania, Catanzaro, Chieti, Como, Cosenza, Cremona, Cuneo, Enna, Firenze, Fermo, Foggia, Forlì-Cesena, Frosinone, Genova, Gorizia, Imperia, Isernia, L’Aquila, La Spezia, Lecco, Livorno, Lodi, Lucca, Macerata, Mantova, Massa-Carrara, Medio Campidano, Messina, Milano, Modena, Monza-Brianza, Napoli, Novara, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano, Padova, Palermo, Parma, Pavia, Perugia, Pesaro-Urbino, Piacenza, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Ravenna, Reggio Calabria, Rieti, Rimini, Roma, Rovigo, Salerno, Sassari, Savona, Siena, Taranto, Teramo, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Verona, Vibo Valentia e Viterbo.
Come risparmiare sull’Imposta di Trascrizione
Come appare evidente dalle maggiorazioni previste da ogni singola provincia, per coloro che hanno acquistato un veicolo di potenza superiore ai 53 kW, il peso dell’Imposta di Trascrizione può essere particolarmente importante. E, se non si godono di sgravi e agevolazioni fiscali - come quelli già citati per la Legge 104 o per i veicoli storici - si rischia di dover corrispondere diverse centinaia di euro. Ma come risparmiare?
L’unica possibilità è quella di compravendite che avvengono fra due province diverse. In tal caso, è consigliabile effettuare il passaggio di proprietà nel luogo che prevede la minore maggiorazione:
- direttamente presso il venditore, se la sua provincia è più economica;
- presso il compratore, se risiede in una provincia più vantaggiosa.
Ancora, ci si può spostare se vicino alla residenza del compratore o del venditore è presente una provincia dalle tariffe più vantaggiose. Ad esempio, gli automobilisti di Bergamo - dove vige una maggiorazione del 30% - potrebbero concludere il passaggio di proprietà a Sondrio, dove la maggiorazione è del 25%.
Contestualmente, è sempre indicato proteggere la compravendita dal rischio di truffe e raggiri tramite piattaforme come Owny, la piattaforma che tutela al 100% il pagamento sia per il compratore che per il venditore.
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