La truffa della clonazione degli annunci di auto usate

La truffa della clonazione degli annunci miete sempre più vittime sul mercato della compravendita di auto fra privati. A esserne maggiormente colpiti sono i proprietari dei veicoli, i quali scoprono che il loro mezzo è protagonista di annunci truffaldini. Ma come funziona questo raggiro?

Prima di entrare nel dettaglio della truffa, è utile sottolineare la necessità di proteggere sempre la propria transazione nello scambio fra privati. Con Owny, la piattaforma che rende la compravendita veloce, facile e soprattutto sicura.

Come funziona la truffa degli annunci clonati

Con la truffa degli annunci clonati, malintenzionati - e spesso anche la criminalità organizzata - sottraggono dati e fotografie del mezzo ai legittimi proprietari, per pubblicare in rete delle false disponibilità di vendita. Lo scopo palese di questo raggiro è attrarre quanti più papabili compratori possibili, così da sottrarre loro denaro con la richiesta di anticipi o, ancora, tramite pagamenti non sicuri.

Nei fatti, si può addirittura parlare di una doppia truffa: da un lato colpisce infatti i legittimi proprietari del veicolo, dall’altro gli ignari acquirenti.

La clonazione ai danni del venditore

Per portare a termine la loro truffa, i malintenzionati hanno bisogno di dimostrare agli ignari acquirenti di essere in legittimo possesso di un veicolo. Per farlo, si fingono a loro volta compratori e, dopo aver risposto ad annunci di vendita, contattano il proprietario per farsi rilasciare:

• scatti dettagliati del veicolo;
• fotografie o scansioni dei documenti relativi al mezzo;
• fotografie o scansioni dei documenti d’identità del proprietario.

Per ottenere questi documenti, spesso i truffatori adducono scuse credibili: la necessità di mostrare l’auto a terzi per ottenerne una valutazione o, ancora, il bisogno di verificare tutta la relativa documentazione con parenti o professionisti. E così l’ignaro proprietario, in buona fede, consegna quanto richiesto.

Una volta ottenuto il materiale, tuttavia, il finto acquirente scompare, spesso bloccando il legittimo proprietario del veicolo sia telefonicamente che sui social network. A questo punto, vengono pubblicati sui vari portali dei falsi annunci di vendita, realizzati con le foto del mezzo ricevute con l’inganno, e fornendo agli acquirenti tutte le rassicurazioni del caso sulla proprietà del veicolo, forti dei documenti anagrafici indebitamente sottratti.

La clonazione ai danni dell’acquirente

Predisposti i finti annunci, scatta la seconda fase della truffa, quella che coinvolgerà i papabili acquirenti del mezzo. Questi ultimi, rassicurati dalla presenza di foto dettagliate del veicolo e dei documenti d'identità del proprietario, penseranno di trovarsi a interagire con un venditore legittimo. Per questa ragione, si faranno convincere a:

• versare anticipi o caparre per l’acquisto del veicolo;
• versare l’intera somma concordata per la compravendita della vettura, sfruttando metodi di pagamento poco sicuri, come bonifici classici e istantanei.

Come facile intuire, una volta ottenuto il denaro, i truffatori si daranno alla macchia, lasciando l’acquirente senza soldi e - ovviamente - senza veicolo.

Come difendersi dalla truffa

Per evitare di finire nel raggiro della clonazione degli annunci, si possono mettere in pratica alcuni consigli di buon senso. A partire dal legittimo proprietario del mezzo:

• è sempre consigliato aggiungere dei watermark sulle fotografie dell’auto che vengono consegnate a terzi, affinché sia difficile utilizzarle per scopi truffaldini;
• non inoltrare per via virtuale la documentazione anagrafica o quella relativa al veicolo, preferendo invece una consegna a mano delle copie quando il papabile acquirente verrà a visionare il mezzo.

Per quanto riguarda il compratore, invece:

• meglio non versare mai anticipi e caparre;
• evitare di accordarsi per l’acquisto del mezzo prima di averlo visionato;
• non accettare mai metodi di pagamento non sicuri.

Per la transazione, come accennato in apertura, è quindi indispensabile approfittare di servizi che possano completamente tutelare la compravendita, come ad esempio Owny.