Le auto più rubate in Italia nel 2023

Quali sono state le auto più rubate in Italia nel corso del 2023? A pochi mesi dall’inizio del 2024, e dopo la lista delle vetture più ambite dai malviventi del 2022, arrivano i primi dati sull’anno da poco concluso. Una classifica che può essere certamente utile a chi si accinge ad acquistare un’auto usata, anche sul mercato dei privati, affinché si possano scegliere modelli che attirano meno attenzione da parte dei criminali, riducendo così il rischio di furto.

Utilitarie, compatte e city-car più rubate in Italia nel 2023

Sul fronte dei furti, il 2023 si è caratterizzato per una tendenza negativa: le sottrazioni indebite di automobili sono infatti cresciute del 5% rispetto all’anno precedente. Inoltre, si rilevano due grandi filoni: da un lato, una maggiore attenzione da parte dei malviventi per utilitarie, compatte e city-car, dall’altro un boom dei furti fra i SUV.

Partendo proprio dalle vetture più comuni, dalle ultra-compatte cittadine alle classiche utilitarie, i criminali hanno privilegiato:

• Fiat Panda;
• Fiat 500;
• Citröen C3;
• Lancia Y;
• Smart Fortwo.

Nella maggior parte dei casi, i furti sembrano rientrare in due grandi categorie:

• opportunistici, ovvero quando la vettura viene rubata per effettuare altri crimini - le rapine, ad esempio - e quindi sono la prossimità ai luoghi del delitto e la facilità d’accesso i due fattori ricercati dai criminali;
• ricettazione, ovvero la vendita delle parti di ricambio, soprattutto sul mercato nero estero.

I SUV più rubati nel 2023

Quella dei SUV è ormai diventata una categoria a sé stante, anche data la sempre maggiore popolarità di questi veicoli: di tutti i furti totali, il 53% avviene proprio ai danni dei proprietari di SUV. Di norma, queste auto vengono sottratte per alimentare la rivendita delle parti di ricambio sui mercati esteri: le vetture vengono smembrate subito dopo la sottrazione e le parti inviate oltre confine.

Tra i SUV più rubati in Italia nel 2023, si elencano:

• Toyota Rav4;
• Toyota C-HR;
• Fiat 500X;
• Jeep Renegade;
• Peugeot 3008.

Dove si ruba di più

È inoltre utile apprendere in quali zone dello Stivale i furti siano più frequenti. Dall’analisi dei dati dello scorso anno, emerge che la maggior parte dei reati si concentrano in sole quattro regioni:

• Campania (33%);
• Lazio (24%);
• Puglia (20%);
• Lombardia (14%).

Fra le province maggiormente colpite dall’azione dei malviventi, emergono invece:

• Barletta-Adria-Trani: 1.035 denunce per 100.000 abitanti;
• Foggia: 638 denunce per 100.000 abitanti;
• Napoli: 614 denunce per 100.000 abitanti;
• Catania: 512 denunce per 100.000 abitanti;
• Bari: 505 denunce per 100.000 abitanti.

Purtroppo, nonostante la denuncia e il veloce intervento delle Forze dell’Ordine, è abbastanza difficile che l’auto venga ritrovata dopo il furto.

La modalità di furto più frequente

Infine, uno sguardo anche alla modalità di furto più frequente, per cercare di capire come agiscano i malviventi. Se fino a pochi anni fa il furto con scasso appariva il modo preferito dai criminali per aver facile accesso alle auto, in particolare quelle parcheggiate a bordo strada in quartieri residenziali o su vie poco trafficate, oggi si ricorre spesso alla clonazione della chiave.

Sfruttando alcune vulnerabilità note sul sistema di trasmissione RFID delle chiavi con apertura a distanza, oppure nei sistemi keyless, i malviventi riescono a replicare il segnale radio codificato della vettura e, di conseguenza, a ottenere lo sblocco di porte e volante come se stesso utilizzando la chiave originale. Si tratta di un sistema molto raffinato, che richiede degli speciali dispositivi elettronici per poter essere messo in atto, ma che assicura ai malviventi la possibilità di agire indisturbati. Infatti, tramite la clonazione della chiave, non si producono rumori che potrebbero attirare l’attenzione dei passanti né si rischia che l’antifurto scatti.