Metodi di pagamento di un’auto acquistata da privato

Quali sono i metodi di pagamento più diffusi per un’auto acquistata da un privato? È certamente questo il dubbio che assale con più frequenza i compratori che si affacciano alla compravendita tra privati per trovare la vettura dei loro sogni, tra possibilità ammesse dalla legge e rischi di imbattersi in spiacevoli sorprese. Sì, perché negli ultimi anni il numero delle truffe è cresciuto sensibilmente e non solo vi è il rischio di non vedersi mai consegnare l’automobile prescelta, ma anche di perdere il denaro investito per l’acquisto.

Per quanto il mercato dell’usato oggi proponga delle offerte davvero allettanti, data anche la crisi del nuovo, non bisogna avvicinarsi alla compravendita con leggerezza. E, oltre ai metodi di pagamento classici, è utile informarsi anche sulle tutele garantite dai servizi di terze parti. Come Owny, la piattaforma che rende la transazione tra compratore e venditore facile, veloce e sicura.

I metodi di pagamento sul mercato privato

Sono molte le alternative di cui può approfittare un compratore per corrispondere al venditore il valore dell’auto prescelta, anche se non tutte garantiscono il medesimo livello di sicurezza. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ogni tipologia di pagamento?

Bonifico classico

Il bonifico classico rimane oggi la forma di pagamento più diffusa per l’acquisto di una vettura sul mercato dell’usato. Si tratta di una soluzione abbastanza comoda, dai costi esigui e dalle attese non eccessivamente elevate: in massimo cinque giorni dal versamento, il venditore riceverà la somma richiesta.

Il vantaggio principale del bonifico classico, oltre a quello di non dover gestire contanti e di avere sempre a disposizione un pagamento tracciato, è la possibilità di richiedere al proprio istituto di credito il ritiro del versamento. In genere, questa opzione è possibile se il pagamento non è stato ancora accreditato sul conto corrente del destinatario: in tal caso, bisognerà seguire delle procedure ben più complesse per il riaccredito della somma.

Lo svantaggio è soprattutto nelle tempistiche più dilungate rispetto ad altri sistemi e, almeno sul fronte del venditore, l’aumento di alcuni rischi. Un acquirente truffaldino potrebbe infatti effettuare un versamento e mostrare al venditore una distinta di pagamento, al solo scopo di farsi consegnare la vettura, per poi chiederne il ritiro al proprio istituto di credito.

Bonifico istantaneo

Il vantaggio è ovviamente nella velocità di questo processo: nella maggior parte dei casi, il versamento avviene entro pochi secondi dalla predisposizione del bonifico. Gli svantaggi principali sono da rilevarsi nella presenza di un limite di pagamento - solitamente a 15.000 euro, ma alcune banche prevedono limiti inferiori - e nella impossibilità di revoca. Anche in questo caso, sempre sul fronte del venditore, la sicurezza non è quindi totale: infatti la banca del compratore potrebbe impedire l’emissione del bonifico istantaneo, problematica che si verifica spesso in quanto gli istituti di credito solitamente impediscono l’emissione dell’istantaneo verso soggetti sconosciuti con cui non si ha uno storico di pagamenti, (come previsto dall'articolo 68 comma 2 della direttiva (UE) 2015/2366).

Altre casistiche in cui si potrebbero riscontrare impedimenti nell’emissione sono:

  • Invio duplicato
  • Problema tecnico
  • Sospetto di frode

I truffatori fanno infatti leva sull’impossibilità di emissione dell’istantaneo, per impedimento lato banca o limitazione d’importo, chiedendo al venditore di procedere ugualmente al passaggio di proprietà e promettendo il pagamento tramite bonifico classico, che poi richiamano o addirittura non emettono. Entrando così in possesso del veicolo e lasciando il povero venditore senza il mezzo e senza il denaro.

I rischi dell’istantaneo possono colpire anche gli acquirenti, infatti lo strumento può essere sfruttato anche da venditori malintenzionati che richiedono il pagamento tramite bonifico immediato, facendo leva sull’irrevocabilità. In questo modo il compratore emette il bonifico istantaneo, dopo di che il venditore si rende irreperibile o ancora si rifiuta di firmare l’atto di vendita, incassando però il denaro e non consegnando mai il veicolo.

Assegno bancario e circolare

L’assegno rappresenta una delle forme di pagamento più longeve, seppur oggi sia stato superato da alternative più comode o sicure. Si tratta di un titolo di credito con cui il compratore dell’auto ordina alla propria banca di versare al portatore dell’assegno, secondo la somma riportata sullo stesso.

Oltre all’assegno classico, si può approfittare anche dell’assegno circolare. In questo caso, anziché essere emesso da un privato, l’assegno è emesso dalla banca. Quest’ultima si impegna quindi a effettuare il pagamento della somma, già depositata dal compratore, al destinatario dell’assegno.

Quando si parla di assegni, sia classici che circolari, non mancano però le problematicità. Innanzitutto, un compratore truffaldino potrebbe approfittare di un assegno classico scoperto - ovvero privo di liquidità sufficiente per il pagamento - al solo scopo di farsi consegnare l’auto, per poi scomparire. Sul fronte del circolare, purtroppo sono sempre più frequenti le frodi con assegni circolari clonati, sempre allo scopo di truffare ignari venditori.

Si può pagare in contanti?

Molti acquirenti si domandano se sia possibile pagare in contanti l’auto che desiderano comprare sul mercato dell’usato. Per quanto quest’idea sia tecnicamente possibile, vi sono alcuni limiti tecnici da valutare.

Come in molti sapranno, dato che la questione è stata al centro di un fitto dibattito politico negli ultimi tempi, sono previsti per legge dei tetti all’uso dei contanti. La soglia attuale è di 4.999 euro, innalzata dai precedenti 1.999, e potrebbe quindi essere troppo ristretta per coprire l’intero valore di un’auto. Detto questo, l’uso dei contanti non è di certo la forma più sicura per proteggere il proprio pagamento:

  • la transazione non è tracciata: in caso di truffe, il compratore faticherà a dimostrare la somma investita e poi perduta;
  • il compratore truffaldino potrebbe tentare di acquistare l’auto con del denaro falso o, ancora, proveniente dal riciclo di proventi per attività illecite.

Owny, più sicurezza per tutti

Nessun sistema di pagamento è al 100% sicuro ed è proprio per questo che risulta utile affidarsi a piattaforme terze, come Owny, per rendere più tutelata l’intera transazione. Ma come funziona?

  • Compratore e venditore si registrano al servizio;
  • Uno dei due registra il mezzo sulla piattaforma;
  • L’acquirente deposita il denaro presso Owny, in un conto corrente completamente inattaccabile da terzi;
  • Al termine del passaggio di proprietà, il compratore o il venditore caricano il codice a 22 cifre di conferma o il relativo QR Code;
  • A seguito di alcune verifiche, Owny versa il denaro depositato al venditore.

Grazie a questo sistema, l’acquirente ha sempre la certezza di non perdere il suo denaro: non verrà infatti versato al venditore prima che il passaggio di proprietà, e quindi la consegna del mezzo, sia stato finalizzato. Vantaggi anche per lo stesso venditore che, tramite Owny, non corre il rischio di vedersi ritirare il denaro dal conto dopo aver ceduto la vettura.


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