Passaggio di proprietà con bollo auto non pagato: si può fare?

È possibile effettuare il passaggio di proprietà di un veicolo privo di bollo auto regolarmente pagato? E, ancora, a chi spetta il pagamento dell’imposta? Sono queste alcune delle domande che, con una certa frequenza, balzano alla mente di acquirente e compratore nel momento di finalizzare la compravendita di un mezzo usato. Capire come comportarsi non è però semplice, per questo è necessario non farsi cogliere alla sprovvista.

Un’attenzione che dovrà essere elevata non solo nella verifica del corretto pagamento di tutte le tasse previste dalla legge, ma anche nel tutelare l’intera compravendita.

Bollo auto: cos’è

Innanzitutto, è utile comprendere cosa sia il bollo auto e ogni quanto debba essere pagato: un’informazione che sarà sicuramente utile soprattutto a chi si avvicina per la prima volta all’acquisto di un veicolo.

Il termine “bollo auto” non è altro che la definizione comune della Tassa Regionale Automobilistica. Questa imposta ha cadenza annuale - deve essere infatti corrisposta entro l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza - ed è indispensabile per poter circolare con il proprio veicolo su strada. I ritardi e i mancati pagamenti danno luogo a sanzioni, variabili sempre da Regione a Regione, ma le conseguenze più gravi si registrano dopo tre anni dall’ultimo pagamento. In tal caso, infatti, il mezzo verrà cancellato dagli archivi PRA, la Polizia ritirerà d’ufficio le targhe e verrà cancellata la Carta di Circolazione o, per i veicoli più recenti, il relativo Documento Unico.

L’ammontare della tassa varia sempre a livello regionale e viene calcolata in base alla potenza in kW del veicolo, di norma riportata come CV (cavalli) e dal suo impatto ambientale. Non tutte le vetture disponibili sul mercato e prive del bollo auto, però, sono irregolari: a seconda della Regione di appartenenza, vi potrebbero essere esenzioni per alcune vetture specifiche, come le auto elettriche oppure le ibride. In generale, la maggior parte delle Regioni offre dai 3 ai 5 anni di esclusione del bollo dalla data di prima immatricolazione del veicolo ibrido oppure elettrico. Al termine di questa date, alcune propongono un bollo di circa un quarto ridotto rispetto alle comuni auto endotermiche.

In merito al Superbollo, la tassa introdotta nel 2011 che prevede un costo di 20 euro per ogni KW eccedente i 185 kW, potrebbe essere invece in dirittura d’arrivo la sua abolizione. Un emendamento di legge è approdato in questi giorni alla Camera e, durante l’estate del 2023, dovrà passare al vaglio della Commissione Finanze per la sua definitiva approvazione.

Passaggio di proprietà con bollo auto non pagato

Può capitare di trovare sul mercato privato un veicolo perfetto per le proprie necessità, tuttavia sprovvisto di bollo auto. Come comportarsi in questi casi e, soprattutto, è possibile effettuare il passaggio di proprietà?

È possibile effettuare il trapasso di un mezzo di cui il venditore non ha provveduto al pagamento del bollo auto: questa operazione, infatti, registra semplicemente l’arrivo di un nuovo proprietario del veicolo. Naturalmente, per poter circolare su strada, la posizione del mezzo dovrà essere regolarizzata. Ma chi si deve occupare di pagare la tassa e le relative sanzioni?

La legge prevede che sia l'intestatario del mezzo a doversi fare carico del pagamento del bollo auto. Si potrebbe quindi pensare che spetta al venditore prima del passaggio di proprietà e, per deduzione logica, al compratore dopo lo stesso trapasso. Così, in realtà, non è: il nuovo proprietario non è infatti tenuto al pagamento di eventuali bolli non corrisposti e antecedenti all’acquisto del veicolo. In caso di ricevimento di cartelle esattoriali relative agli anni passati, dovrà quindi farne segnalazione alle autorità competenti, affinché possano essere inoltrate al venditore.

Bisogna invece prestare attenzione alle scadenze, soprattutto quando la vendita si trova a ridosso con la necessità di rinnovo del bollo auto. Ad esempio, se il bollo auto scade a settembre e la compravendita avviene entro l’ultimo giorno del mese di ottobre, il pagamento dell’imposta spetterà al nuovo proprietario. In caso di dubbi, il consiglio è quello di chiedere informazioni agli uffici preposti del proprio comune oppure all’ACI, allo sportello per le pratiche PRA.


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