Passaggio di proprietà di un’auto non revisionata: si può fare?

Si può fare il passaggio di proprietà di un’auto non revisionata? Si tratta di una domanda più che diffusa fra compratori e acquirenti di un veicolo, dopo essersi accordati sulla compravendita. Non capita affatto raramente, infatti, che il venditore abbia a disposizione un mezzo non sottoposto da tempo a revisione, semplicemente perché in disuso. Cosa fare, cosa prevede la burocrazia in merito?

Fortunatamente, anche un’auto usata non sottoposta a revisione può essere venduta sul mercato tra privati, con qualche piccola accortezza.

A cosa serve la revisione dell’auto

La revisione dell’auto è un appuntamento obbligatorio per tutti gli automobilisti: si tratta infatti di una serie di controlli, a cadenza regolare, che servono per accertarsi che il veicolo disponga di tutte le misure di sicurezza per poter circolare su strada e, fatto non meno importante, che rimanga entro i limiti di emissioni stabiliti dalla legge.

Di norma, la revisione dell’auto viene effettuata dopo quattro anni dalla prima immatricolazione e, successivamente, ogni due anni. I controlli richiesti dalla legge sono i più svariati e includono la verifica di pneumatici, sospensioni, freni, fari e luci di posizione, emissioni e molto altro ancora. Se la revisione dell’auto viene superata, verrà riportata sui documenti relativi al veicolo.

La mancata revisione dell’auto può comportare una sanzione fino a 695 euro e il divieto di circolazione finché i necessari controlli verranno eseguiti. Se il mezzo non viene però utilizzato, è possibile lasciare che la revisione scada, purché sia parcheggiato in un garage o spazio privato e non sulla pubblica via. Questo spiega anche perché, sul mercato dell’usato fra privati, alcune vetture non dispongono di una revisione aggiornata.

Auto senza revisione e passaggio di proprietà

Come accennato in apertura, è possibile eseguire il passaggio di proprietà di una vettura non sottoposta a revisione. Questo perché si tratta di due ambiti diversi: il primo definisce chi sia il proprietario del veicolo, la seconda se questo mezzo abbia superato tutti i controlli previsti dalla legge per poter circolare.

Ovviamente, l’acquirente deve essere debitamente informato della mancata revisione del mezzo e, prima di poterlo utilizzare al termine del passaggio di proprietà, dovrà procedere a regolarizzare il veicolo.

È però naturale che sorga una più che legittima domanda: è meglio fare la revisione prima del passaggio di proprietà oppure al suo termine? Tuttavia, non vi è una risposta ben precisa: essendo il passaggio di proprietà possibile anche in assenza di revisione, molto dipende dai desideri e dagli accordi tra compratore e venditore. Sebbene non vi siano normative specifiche, in generale e per consuetudine si procede:

  • prima del passaggio di proprietà: la spesa teoricamente dovrà essere a carico del venditore;
  • dopo il passaggio di proprietà: i costi saranno invece a carico del compratore.

Si ricorda che, in caso l’acquirente non dovesse essere informato dal venditore della revisione scaduta, potrà rivalersi uscendo dalla compravendita, per la presenza di un vizio di volontà punibile per legge. Al compratore, invece, l’onere di informarsi sulle motivazioni che hanno portato ai mancati controlli di legge, così da valutare situazioni plausibili - come, appunto, un veicolo in disuso - oppure eventuali tentativi di truffe o raggiri.


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