Quali sono i documenti necessari per la vendita di un’auto?

Quando si decide di vendere un veicolo sul mercato dell’usato, quali documenti è necessario produrre? È una domanda che certamente sarà sorta ai tanti venditori che, volendo approfittare del sempre maggiore successo della compravendita fra privati, desiderano cedere a terzi il loro mezzo. E su questo fronte la cautela non è mai troppa: sia dal punto di vista burocratico, producendo tutta la documentazione necessaria affinché il processo vada a buon fine, sia in fatto di truffe. Bisogna infatti sempre prestare attenzione quando ci si approccia ai papabili compratori, poiché non si può escludere siano in realtà dei malintenzionati.

Proprio per evitare brutte sorprese, Owny ha sviluppato una piattaforma che garantisce sia al venditore che al suo compratore il massimo della sicurezza, per una transazione priva di rischi e di stress. Per questo, quando si decide di vendere un veicolo, è sempre utile affidarsi alla professionalità di servizi terzi dedicati.

I documenti necessari per la vendita di un veicolo

Affinché il processo di vendita della propria auto vada a buon fine, è necessario produrre tutta la documentazione che, per legge, è necessaria per finalizzare la transazione. Da un lato sarà quindi necessario adempiere a tutti gli obblighi burocratici del caso, dall’altro bisognerà muoversi con una certa autonomia per effettuare alcune minime verifiche sul compratore e sulla sua identità.

Ma quali documenti bisogna produrre e come proteggersi dal rischio truffa?

Vendita dell’auto: la parte burocratica

Dal punto di vista burocratico, per poter vendere una vettura sul mercato privato è necessario essere in possesso dei seguenti documenti, che dovranno poi essere presentati al momento della richiesta del passaggio di proprietà. In particolare, figurano:

  • Documento d’identità e codice fiscale, sia in originale che in copia, sia del venditore che dell’acquirente;
  • Carta di circolazione: ovvero il vecchio “libretto” dell’auto, dove vengono conservate tutte le informazioni relative all’attuale proprietario, alle caratteristiche tecniche del veicolo e le variazioni omologate implementate nel tempo;
  • Certificato di proprietà o Documento Unico: il certificato di proprietà è un documento che riporta tutte le informazioni sullo stato giuridico del veicolo. Per i veicoli immatricolati a partire dal 2020, o sottoposti a passaggio di proprietà a partire dallo stesso anno, è stato sostituito dal Documento Unico di Circolazione.

Vi è poi della documentazione specifica da produrre al momento del passaggio di proprietà, quindi di prima finalizzazione della vendita, come si vedrà nei prossimi paragrafi. Prima di questa fondamentale fase, però, è utile concentrarsi sulla figura dell’acquirente.

Verificare l’identità dell’acquirente

Prima di acconsentire alla vendita del veicolo, e quindi iniziare il processo del passaggio di proprietà,** è sempre utile condurre alcune verifiche sull’identità del pababile compratore. Le informazioni che si riusciranno a raccogliere non saranno probabilmente molte, ma è sempre necessario non farsi trovare impreparati.

Innanzitutto, è buona norma chiedere al compratore di mostrare un documento d’identità in corso di validità. È però necessario che venga consegnato l’originale, anche solo momentaneamente, e non una semplice copia: questo perché non solo si dovranno raccogliere i dati anagrafici dell’acquirente, ma anche ottenere la relativa certezza che il documento mostrato non sia palesemente falso.

Non ultimo, in caso il compratore fosse un extracomunitario residente in modo stabile in Italia, sarà indispensabile anche ottenere la copia del permesso di soggiorno, poiché richiesta al momento del passaggio di proprietà.

Come già accennato, non vi sono molte opzioni per verificare l’affidabilità di un papabile compratore: si possono ad esempio effettuare delle ricerche online o sui social network, per cercare di capire se altri venditori abbiano segnalato delle pregresse cattive esperienze. Tuttavia, ci si potrà orientare sulla base delle garanzie che lo stesso acquirente si dimostra disposto ad accordare: il versamento di una caparra e la volontà di utilizzare mezzi di pagamento sicuri, ad esempio, rappresentano una buona cartina al tornasole in termini di affidabilità.

La finalizzazione del passaggio di proprietà

Giunti al momento del passaggio di proprietà, e quindi alla finalizzazione della transazione, sarà necessario verificare di avere a disposizione tutta la documentazione necessaria. In particolare, verranno richiesti i documenti già elencati e altra modulistica specifica. Nel dettaglio:

  • Carta d’Identità e codice fiscale del venditore e dell’acquirente, sia in originale che in copia;
  • Certificato di residenza del compratore;
  • Permesso di soggiorno in presenza di un acquirente extra-comunitario;
  • Certificato di proprietà e carta di circolazione del venditore o, ancora, il Documento Unico in originale;
  • Atto di vendita stipulato fra le due parti;
  • I modelli TT2119 e NP3C, che dovranno essere compilati dal venditore, per la richiesta del passaggio di proprietà, a cui poi allegare tutte le attestazioni di versamento delle imposte pagate alla motorizzazione.

Una vendita più sicura, con Owny

Avere a disposizione la corretta documentazione per vendere l’auto aiuta a effettuare alcune verifiche sui papabili acquirenti, ma non protegge dal rischio truffe. Per questo è utile affidarsi a servizi terzi, come Owny: la piattaforma che rende la compravendita di auto usate sicura e affidabile. E il funzionamento è molto semplice:

  • Venditore e acquirente si registrano alla piattaforma;
  • Uno dei due registra il mezzo;
  • L’acquirente versa il denaro concordato sul conto corrente segregato e inattaccabile da terzi;
  • Al momento del passaggio di proprietà, uno dei due attori carica il codice a 22 cifre sulla piattaforma o il relativo QR Code;
  • Entro 24 ore, e dopo le opportune verifiche, Owny inoltra il denaro depositato sul proprio conto al venditore.

Questo sistema rappresenta una vera e propria tutela per il venditore, poiché non permette a compratori malintenzionati di portare a termine eventuali truffe. In genere, si rischia infatti che il compratore presenti assegni scoperti, assegni circolari clonati o proceda al ritiro di bonifici classici e istantanei allo scopo di farsi consegnare il mezzo, per poi fuggire senza il dovuto pagamento. Allo stesso tempo, Owny è anche una garanzia per lo stesso acquirente, il quale può avere la certezza che il denaro versato sul conto corrente segregato non venga sottratto indebitamente da terzi, ma soprattutto è certo che, nel caso in cui non si perfezioni la compravendita, il denaro rientrerà in suo possesso.

Il tutto con una piccola spesa: Owny prevede una tariffa di 50 euro per ogni transazione, a cui si aggiunge lo 0.8% in commissioni sul valore del veicolo tutelato. E se una delle due parti decide di rinunciare alla compravendita? Owny tratterrà 25 euro e lo 0.4% del valore del mezzo.


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