Quali sono i problemi meccanici più diffusi delle auto usate

Non è di certo un segreto: per quanto il mercato delle auto usate permetta di approfittare di vantaggiose occasioni, i problemi meccanici sono sempre in agguato. Si tratta di una condizione abbastanza fisiologica per molti veicoli che, magari con qualche anno alle spalle, si trovano a dover fare i conti con l’usura. Ma quali sono le componenti che, con più frequenza, non risultano pienamente funzionanti sui mezzi di seconda mano?
I problemi meccanici comuni nelle auto usate
Per quanto un veicolo di seconda mano possa essere stato gestito con il massimo della cura, non è infrequente che il mezzo acquistato presenti dei piccoli e dei grandi problemi meccanici. Così come già accennato in apertura, nella maggior parte dei casi si tratta di questioni connesse all’usura. Ma cosa controllare?
Motore, cambio e frizione
Tra le problematiche più comuni da gestire, e spesso direttamente collegate all’età del mezzo, vi sono di certo quelle legate al motore.
Innanzitutto, se l’auto presenta un chilometraggio importante, è bene controllare quando sia stato fatto l’ultimo tagliando, un passaggio che potrebbe fornire informazioni davvero utili sulle condizioni del motore. Dopodiché, i veicoli di seconda mano possono presentare:
- surriscaldamento, che porta a ridurre le performance del motore. Questo intoppo potrebbe essere dovuto a livelli insufficienti di liquido refrigerante, a un termostato guasto o, ancora, a una pompa dell’acqua usurata;
- testata da rifare, poiché nel tempo potrebbe usurarsi - in particolare, le guarnizioni - determinando una limitazione delle performance o, ancora, la perdita di liquidi;
- filtro dell’aria da sostituire, poiché eventuali ostruzioni possono aumentare il surriscaldamento del motore e, allo stesso tempo, innalzare i consumi di carburante.
Contestualmente, potrebbero verificarsi malfunzionamenti al cambio, sia per i veicoli manuali che quelli automatici. Nel primo caso, si potrebbero sperimentare delle difficoltà nell’innesto delle marce, così come una certa resistenza della frizione. Nel secondo, invece, si sperimentano anomali scatti e slittamenti. È quindi essenziale:
- nelle trasmissioni automatiche, assicurarsi che l’olio del cambio sia stato sostituito regolarmente, di solito ogni 150.000 chilometri;
- la frizione non sia da sostituire.
Sistema frenante e ammortizzazione
Nelle auto di seconda mano si possono spesso sperimentare problemi con il sistema frenante, come una scarsa risposta del veicolo ai comandi del guidatore, così come anche pedali rigidi o, al contrario, eccessivamente mobili. È quindi bene controllare lo stato:
- delle pastiglie e dei dischi dei freni, costantemente sottoposti a usura;
- del liquido degli stessi freni.
A volte non sono solo i freni a non funzionare come dovrebbero, ma anche il sistema di ammortizzazione. In linea generale, se l’auto ha già raggiunto un chilometraggio da 150.000 chilometri è utile:
- controllare, ed eventualmente sostituire, gli ammortizzatori;
- verificare lo stato delle sospensioni e, se necessario, sostituirle.
Ruote e altri controlli
Infine, frequentemente i veicoli di seconda mano presentano criticità alle ruote, come ad esempio una convergenza non corretta. Quest’ultima può influire negativamente sulla manovrabilità del veicolo e, fatto non di certo secondario, determinare un’usura eccessiva degli pneumatici.
Ancora, anche dopo l’acquisto è utile effettuare alcuni controlli di base, su componenti fortunatamente consumabili e facilmente sostituibili, come l’olio motore, la batteria o, ancora, eventuali piccole perdite di liquidi.
Naturalmente, dopo l’acquisto è consigliato consegnare l’auto al proprio meccanico di fiducia, affinché possa condurre tutte le verifiche del caso, anche posizionando il mezzo sull’apposito ponte, per scovare problematiche altrimenti difficilmente identificabili.
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