Regalare un’auto usata: come si procedere alla cessione

Come si deve procedere quando si vuole regalare un’auto a un parente oppure a un amico, realizzando di fatto una cessione? È questa la domanda principale che sorge fra i proprietari di mezzi, pronti a donarli a terzi senza ricevere in cambio un corrispettivo. Eppure, per quanto la cessione in sé sia gratuita, sarà comunque necessario sostenere alcuni oneri di tipo fiscale. Quali sono?

Regalare un’auto: cessione e comodato d’uso

Quando si decide di regalare un’auto a terzi, ad esempio un familiare oppure un amico, è innanzitutto necessario scegliere che tipo di rapporto - e conseguentemente, di contratto - verrà instaurato con il soggetto ricevente. Le casistiche più diffuse sono due:

  • il comodato d’uso, dove al soggetto destinatario viene concessa la possibilità di usare il mezzo secondo le proprie esigenze, ma giuridicamente il mezzo rimane del primo proprietario;
  • la donazione, dove il mezzo viene effettivamente ceduto e il ricevente ne diventa, di fatto, il proprietario.

Come si procede al comodato d’uso

Come già anticipato, nel comodato d’uso si concede a terzi la possibilità di utilizzare il proprio mezzo, per un arco di tempo variabile, senza però perderne l’effettiva proprietà. Questo tipo di rapporto non necessita di una regolamentazione tramite contratto tra le parti, né di registro presso l’Agenzia dell’Entrate, ma deve essere tuttavia notificato presso la Motorizzazione Civile. Un passaggio necessario poiché, agli effetti di legge, chi usufruirà del mezzo deve essere registrato come proprietario temporaneo dell’auto.

Il fatto che il comodato che si andrà a realizzare sia temporaneo, non deve suggerire un accordo necessariamente di breve periodo. È infatti il proprietario a decidere quanto a lungo durerà il comodato, senza particolari vincoli: il comodato può infatti durare anche decenni.

Affinché il comodato sia valido, entro 30 giorni dal suo inizio il proprietario del mezzo - ma anche l’intestatario del leasing dopo preciso accordo con il locatore o l’usufruttuario, entrambi soggetti che possono concedere il veicolo a terzi - deve darne comunicazione alla Motorizzazione Civile. Riconosciuto il proprietario temporaneo, la Motorizzazione stessa fornirà un tagliando apposito che dovrà essere applicato sui documenti di circolazione dell’auto. La registrazione non è però necessaria se il comodato è a favore di un familiare convivente o, ancora, se di durata inferiore ai 30 giorni.

Ma quale documentazione va prodotta per registrare il comodato in Motorizzazione? In linea generale, servono:

  • il Modello TT2119, con cui si richiede la modifica temporanea dell’intestatario dell’auto;
  • la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, con cui il proprietario specifica di aver concesso in comodato d’uso il veicolo al ricevente, allegando fotocopia dei documenti d’identità di entrambi;
  • l’assenso scritto al comodato da parte del locatore, in caso di mezzi in leasing;
  • copia del bollettino di versamento dell’imposta di bollo di 16 euro;
  • copia del bollettino di versamento per i diritti di motorizzazione, di 10.20 euro.

La donazione di un’auto usata

Diversa è invece la donazione di un’auto usata, un processo che andrà definitivamente a modificare il proprietario del veicolo regalato. Innanzitutto, è utile ricordare che non può essere ceduta un’auto sottoposta a ipoteche, vincoli o gravami: in questi casi non è infatti possibile modificare il proprietario, almeno finché la situazione amministrativa o giuridica posta in essere non verrà risolta.

Esistono tre diverse tipologie di donazione, in base alle necessità specifiche sia del proprietario che del ricevente, che dovranno essere specificate per iscritto, meglio se con un atto compilato dal notaio:

  • donazione vincolata: è quando la cessione viene legata a un preciso scopo definito dal proprietario. Quest’ultimo, ad esempio, potrebbe decidere di cedere il veicolo affinché il ricevente lo utilizzi per necessità lavorative;
  • donazione prestabilita: avviene quando il proprietario stabilisce una precisa data, trascorsa la quale il mezzo viene effettivamente ceduta;
  • donazione per usufrutto: si tratta di un accordo in cui il ricevente può utilizzare il veicolo senza vincoli, diventandone però proprietario alla morte del donante.

La registrazione della donazione può avvenire presso gli sportelli dell’ACI o della Motorizzazione Civile e richiede:

  • i documenti di identità, i codici fiscali e i certificati di residenza di entrambe le parti;
  • il Documento Unico del veicolo o, se non recente, la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà;
  • il modello TT2119 per la modifica della Carta di Circolazione;
  • la nota di presentazione al PRA.

Oltre agli oneri fissi, come l’imposta di bollo da 16 euro e i diritti di motorizzazione da 10,20 euro, si dovrà corrispondere anche l’imposta provinciale di trascrizione (IPT), il cui costo varia a seconda delle Province. Questo perché, nei fatti, la donazione si configura analogamente a un passaggio di proprietà.


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