Revisione straordinaria del veicolo: cos’è, quando si deve fare e i rischi

Cosa si intende per revisione straordinaria del veicolo e, soprattutto, quando è necessario farla? Si tratta di una domanda tutt’altro che banale, fra gli automobilisti che devono sottoporre il loro mezzo a questo delicato processo. È infatti una necessità diversa rispetto alla classica revisione dell’auto che, come noto, deve essere portata a termine entro quattro anni dalla prima immatricolazione del veicolo e, successivamente, ogni due anni.

Quello della revisione del veicolo è un tema d’interesse anche per coloro che stanno cercando un’auto sul mercato dello scambio tra privati. È infatti utile verificare che il mezzo che si desidera acquistare sia stato regolarmente sottoposto alle revisioni necessarie, così come previsto dalla legge, altrimenti dopo il passaggio di proprietà sarà necessario regolarizzare il mezzo prima di poter circolare su strada.

Cos’è e quando si deve fare la revisione straordinaria

La revisione straordinaria è un processo di verifica e controllo delle funzionalità del veicolo, al di fuori delle classiche tempistiche previste dalla revisione ordinaria. Disciplinata dall’Articolo 80 del Codice Stradale, che prevede che i mezzi di trasporto siano sempre mantenuti in condizioni di massima efficienza, viene ordinata dal Dipartimento per i Trasporti Terrestri della Motorizzazione Civile, spesso su segnalazione della Polizia.

In particolare, la revisione straordinaria viene ordinata:

  • in caso di incidente, quando viene compromessa la sicurezza del veicolo o sue parti strutturali;
  • quando sorgono dubbi sui requisiti di sicurezza, di silenziosità e di inquinamento del veicolo.

Proprio poiché si tratta di un procedimento ordinato dagli enti preposti, di norma la richiesta di revisione straordinaria sorge a seguito di un sinistro o, ancora, di un controllo stradale da parte delle Forze dell’Ordine.

Come viene fatta la revisione straordinaria del veicolo

A differenza della revisione canonica, che viene condotta su tutti i dispositivi di sicurezza ed efficienza del veicolo, quella straordinaria può essere ordinata anche solo su specifiche parti della vettura.

Il collaudo del veicolo può essere eseguito unicamente presso l’officina della Motorizzazione Civile, su prenotazione a seguito della presentazione del provvedimento di revisioni e del versamento di 45 euro su Conto Corrente Postale 9001. A questo punto, nel giorno indicato, la vettura verrà revisionata dai meccanici della Motorizzazione e si riceverà:

  • il via libera all’utilizzo del mezzo;
  • la richiesta di ripetere la revisione entro un mese, con l’indicazione di tutte le componenti da riparare;
  • la richiesta di sospensione, per la presenza di impianti inefficienti, con la possibilità di procedere a sostituzione, per poi ricominciare l’iter della revisione da zero, compreso il pagamento di 45 euro.

In linea generale, le componenti più frequentemente controllate sono freni, sterzo, telaio, impianto di scarico, componenti identificative del veicolo come telaio e targa, impianto elettrico e molto altro ancora.

La revisione deve essere conclusa entro la data fissata sul documento. In caso il veicolo non venisse sottoposto ai dovuti controlli, si rischia una multa compresa tra 173 a 694 euro. Se la mancata revisione si verifica per più volte, si rischia il fermo amministrativo del veicolo e multe fino a 7.993 euro.

Revisione straordinaria e auto elaborate: cosa fare?

Ma cosa accade se la revisione straordinaria viene ordinata per un mezzo sottoposto a elaborazione? D’altronde, il tuning auto è sempre più diffuso e sono molti gli appassionati che hanno sottoposto i loro veicoli a modifiche anche sostanziali.

Innanzitutto, per la revisione straordinaria, è necessario che il veicolo si trovi nelle condizioni previste al momento della sua omologazione. In altre parole, tutte le elaborazioni estetiche (minigonne, alettone, prese d’aria aggiuntive, impianti frenanti maggiorati, led, sospensioni ad aria) sia meccaniche (rimappatura della centralina, turbina maggiorata, impianto di scarico, filtro dell’aria) devono essere smontate se non sono state preventivamente omologate, riportando il veicolo al 100% alle condizioni di serie. Se sono quindi state apportate modifiche non sottoposte precedentemente a collaudo, andranno rimosse: la revisione, altrimenti, non riceverà il via libera. Lo stesso vale per tutte quelle migliorie che, pur non necessitando di collaudo, devono però essere aggiornate sulla Carta di Circolazione o sul Documento Unico.

Auto elaborate, revisione e rivalsa assicurativa

Sul tema delle auto elaborate, vi è poi una considerazione aggiuntiva su cui riflettere. In caso il veicolo presenti delle modifiche non omologate, e ci si dovesse trovare in un incidente stradale tale da richiedere una revisione straordinaria, l’assicurazione potrebbe:

  • rifiutarsi di corrispondere quanto teoricamente dovuto per l’incidente;
  • avvalersi della rivalsa assicurativa sul cliente, chiedendo di provvedere al pagamento delle spese sostenute dall’assicurazione per risarcire i danni cagionati ai veicoli altrui o alle persone.

Lo stesso vale se il veicolo si trova nelle sue condizioni originali, ma l’automobilista ha deciso di circolare con la revisione scaduta.


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