Bonifico istantaneo per l’auto usata: limiti importo e blocco di sicurezza

All’interno della compravendita di veicoli tra privati, il bonifico istantaneo non rappresenta una soluzione così sicura e comoda, come si potrebbe erroneamente ritenere. Non solo le truffe con bonifico istantaneo sono in rapido aumento, ma potrebbe essere anche impossibile approfittare di questo metodo di pagamento. Le banche possono infatti imporre sia limiti al suo utilizzo, che predisporre degli specifici blocchi di sicurezza. Ma quali sono e come funzionano?

Proprio poiché anche il bonifico istantaneo può essere sfruttato per truffe o raggiri, è innanzitutto indispensabile tutelarsi all’interno di una compravendita di veicoli. Ad esempio, scegliendo servizi come Owny: la piattaforma di pagamento al 100% sicura, sia per i compratori che per i venditori.

I limiti di importo al bonifico istantaneo

Il primo fattore da prendere in considerazione riguarda i limiti che tutti gli istituti di credito impongono sull’emissione di un bonifico istantaneo. Infatti, non è possibile usufruire di questo metodo pagamento per qualsiasi cifra desiderata:

  • in genere, il limite previsto dalle banche è di circa 15.000 euro, anche se vi possono essere delle soglie diverse tra un istituto di credito e l’altro;
  • le diverse banche impongono limiti addirittura inferiori.

Non è però tutto, poiché spesso le banche prevedono anche delle soglie sul primo pagamento effettuato, soprattutto se verso un soggetto con cui non si ha uno storico di pagamento. In genere, con il primo bonifico istantaneo non si potranno superare i 500 o i 1.000 euro, una cifra davvero ridotta per chi vuole lanciarsi nella compravendita di un veicolo usato. Ancora, alcune banche possono imporre limiti giornalieri sul numero di bonifici istantanei che si possono emetttere.

Il blocco di sicurezza al bonifico istantaneo

Oltre alle soglie massime di versamento previste dalle banche, bisogna prendere in considerazione i blocchi di sicurezza, di cui tutti gli istituti di credito si stanno dotando, in virtù del secondo comma dell’articolo 68 della Direttiva UE 2015/2366. Si tratta di misure di salvaguardia che la banca attiva automaticamente, per evitare che vi siano delle transazioni fraudolente dovute al phishing. Infatti, sempre più di frequente i malintenzionati riescono a ottenere, proprio grazie ad attività di phishing, le credenziali del conto corrente altrui. Effettuato l’accesso indebito, i malintenzionati potrebbero tentare di sottrarre il denaro depositato tramite bonifici istantanei verso loro conti esterni, approfittando del fatto che questo metodo di pagamento sia irrevocabile.

Si tratta di eventualità tutt’altro che remote: secondo gli ultimi dati CertFIN, solo l’8% delle truffe con bonifico tradizionale va a buon fine, mentre con l’istantaneo vanno a segno il 23% dei raggiri.

Sempre con variazioni da una banca all’altra, in genere il blocco di sicurezza scatta quando si cerca di effettuare un bonifico istantaneo di importo rilevante - secondo le soglie definite dalla banca - verso un soggetto sconosciuto, ovvero un soggetto con cui non si ha uno storico di pagamenti. E così può capitare che, al momento del passaggio di proprietà in agenzia pratiche auto, il compratore non riesca a effettuare il versamento, ritrovandosi con un avviso dell’istituto di credito in merito all’impossibilità di effettuare l’operazione per ragioni di sicurezza.

Le truffe con il bonifico istantaneo

Per comprendere la necessità di limiti e blocchi con il bonifico istantaneo, è utile rivedere quali siano alcune delle truffe più frequenti con questo metodo di pagamento, sia a danno dei compratori che dei venditori:

Il compratore è soprattutto colpito dalla truffa della mancata consegna del veicolo:

  • l’acquirente paga il mezzo con un bonifico istantaneo che, come visto, per sua natura è irrevocabile;
  • il venditore fraudolento scompare una volta ricevuto il denaro, prima del passaggio di proprietà, lasciando la controparte senza denaro e senza il mezzo.

Il venditore è invece spesso soggetto alla truffa al momento del passaggio di proprietà, perpetrata da malintenzionati ben consapevoli dei blocchi della banca:

  • in agenzia pratiche auto, il truffatore finge sorpresa nel non riuscire a effettuare il bonifico istantaneo e, così, propone al venditore di pagare con bonifico ordinario;
  • una volta ricevuto il mezzo, il compratore ordina il ritiro del versamento alla banca, scomparendo sia con il veicolo che con il denaro

Infine, entrambe le parti - e anche soggetti terzi - possono essere soggette alla truffa della triangolazione:

  • un malintenzionato, tramite azioni di phishing, ottiene un accesso indebito al conto corrente di una terza persona estranea alla compravendita;
  • a questo punto, il truffatore sfrutta il conto corrente altrui per pagare il veicolo tramite bonifico istantaneo;
  • l’ignaro proprietario del conto trova degli ammanchi e allerta le autorità;
  • il venditore dovrà dimostrare di essere estraneo alla truffa, con tutti gli oneri che ciò comporta.

Per superare questi ostacoli, è quindi sempre necessario optare per piattaforme di pagamento sicuro, progettate per escludere qualsiasi forma di truffe o raggiri, come ad esempio Owny.


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