Passaggio di proprietà auto defunto agli eredi: come funziona e sgravi
Come funziona il passaggio di proprietà di un veicolo agli eredi, in caso di morte del proprietario? E, soprattutto, è possibile approfittare di eventuali sconti o sgravi? Si tratta di dubbi più che legittimi, quando ci trova a dover gestire un mezzo appartenuto a un familiare purtroppo venuto a mancare, anche perché la burocrazia a riguardo può essere anche molto complessa.
Innanzitutto, è necessario sottolineare che, prima di poter vendere il veicolo a terzi, gli eredi devono prima intestarselo. Non è infatti possibile procedere al trasferimento di proprietà dal defunto al nuovo acquirente.
Passaggio di proprietà agli eredi: come funziona
Quando il proprietario di un veicolo viene a mancare, gli eredi non sono automaticamente titolari di quel veicolo. È infatti necessario effettuare un apposito passaggio di proprietà, affinché nei registri del PRA la titolarità risulti correttamente trasferita dal defunto agli eredi legali. Ma come si procede?
A dipanare gran parte dei dubbi ci pensa l’ACI, illustrando l’intera procedura per effettuare il passaggio di proprietà in caso di morte. Innanzitutto è necessario sapere che, quando viene a mancare il proprietario del veicolo, per legge:
- si può circolare con il mezzo per un massimo di 30 giorni dalla data del decesso, come previsto dall’Articolo 94 del Codice della Strada;
- oltre a questa soglia, per poter nuovamente tornare su strada sarà necessario sia aggiornare i proprietari che la polizza RC sul veicolo,
Per poter effettuare il passaggio di proprietà agli eredi, dopo aver accettato la successione ci si deve recare al PRA, agli uffici dell’ACI o in un’agenzia di pratiche auto entro 60 giorni dalla data di accettazione della successione. Si dovranno poi osservare le seguenti procedure:
- se viene richiesto un trasferimento di proprietà a favore di tutti gli eredi, verrà semplicemente rilasciato il Documento Unico;
- se alcuni eredi non vogliono intestarsi il veicolo, è necessario prima un passaggio di proprietà a tutti gli eredi e, poi, un altro passaggio di proprietà unicamente alle persone interessate;
- se gli eredi vogliono vendere il veicolo a terzi, è necessario prima un passaggio di proprietà a tutti gli eredi e, in un secondo momento, il passaggio di proprietà da questi all’acquirente.
Naturalmente, fra gli eredi si considerano unicamente coloro che hanno accettato la successione, chi ha invece deciso di rifiutarla non potrà avanzare alcuna pretesa sia sulla titolarità che sul passaggio di proprietà del mezzo.
A tal proposito è anche utile ricordare che la rinuncia all’eredità può essere effettuata entro un massimo di 10 anni dalla scomparsa del de cuius, ma qualora si è preso possesso di un veicolo tale facoltà viene meno, essendo implicita l’accettazione (accettazione tacita) di una parte dell’eredità stessa (appunto il veicolo).
Quali documenti servono per il passaggio di proprietà agli eredi
Come facile intuire, per poter effettuare il passaggio di proprietà agli eredi è necessario dotarsi dell’apposita documentazione. Servono, infatti:
- il Certificato di Proprietà, la Carta di Circolazione o il Documento Unico del veicolo intestato al defunto;
- il Certificato di Morte del defunto;
- i documenti di identità e il codice fiscale degli eredi, purché in corso di validità;
- la dichiarazione sostitutiva di eredità;
- l’atto di accettazione di eredità, completo di bollo da 16 euro e firma autenticata per ogni erede. L’autenticazione può avvenire direttamente al PRA o all’ACI.
Quanto costa il passaggio di proprietà agli eredi
Ma quanto costa il passaggio di proprietà agli eredi? Innanzitutto, come accennato nei precedenti paragrafi, è necessario valutare quante volte andrà effettuato:
- semplicemente verso gli eredi: un solo trasferimento, a tariffe inferiori rispetto al passaggio di proprietà classico;
- verso una parte degli eredi, con alcuni rinunciatari: si deve prima effettuare il passaggio a tutti gli eredi (che hanno accettato l’eredità), a prezzo agevolato, e poi agli interessati a prezzo pieno;
- verso un acquirente terzo: si deve prima effettuare il passaggio agli eredi che hanno accettato l’eredità, a tariffe agevolate, e poi verso l’acquirente a prezzo pieno.
Per la quota agevolata riservata agli eredi, il primo fronte da analizzare è quello dell’IPT, ovvero dell’Imposta Provinciale di Trascrizione. Gli sgravi previsti variano notevolmente da provincia a provincia, così come emerge dall’elenco riassuntivo riportato dall’ACI. In linea generale:
- alcune province prevedono la riduzione dell’IPT fino al 90% per i passaggi di proprietà che coinvolgono tutti gli eredi e, in secondo luogo, del 10% se si effettua un ulteriore passaggio di proprietà verso un erede singolo.
- alcune province, invece, hanno optato per una riduzione del 50% dell’IPT;
- altre province ancora, invece, hanno optato per un costo fisso per l’IPT in caso di eredità.
- alcune province non prevedono, infine, sgravi.
È doveroso sottolineare che gli sgravi qui riportati possono cambiare, anche enormemente, nel tempo. Per questo, è sempre necessario informarsi tramite le agenzie di pratiche auto di proprio interesse.
Dopodiché, si potranno approfittare anche delle seguenti tariffe, queste ultime identiche in qualsiasi zona dello Stivale:
- Costo pratica ACI: 27 euro;
- Imposta di Registrazione PRA: 48 euro;
- Aggiornamento Documento Unico: 16 euro;
- Diritti DT: 10,20 euro.
- Diritti di agenzia: se ci si affida a un’agenzia di pratiche auto, bisogna considerare anche le relative commissioni.
È utile anche sapere che, dopo il passaggio di proprietà agli eredi, alcune province prevedono anche sgravi per il successivo trasferimento a terzi. Quando invece non sono previste ulteriori agevolazioni, il passaggio verso terzi rimane a costo pieno: per valutarlo, è utile utilizzare l’apposito calcolatore del passaggio di proprietà di Owny.
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